Nella Chiesa del Carmine di Luino, in via del Carmine 2, si svolgerà mercoledì 2 marzo, alle ore 20:30, la Giornata Mondiale di Preghiera. L’iniziativa è stata organizzata dalle donne del gruppo ecumenico luinese, le quali hanno deciso di utilizzare una liturgia che ogni anno, per la prima settimana di marzo, viene preparata a turno da donne di nazioni diverse. Questa volta è toccato alle donne dell’Inghilterra, Galles e Irlanda del Nord. Per quanto riguarda il testo biblico di riferimento, le donne del gruppo ecumenico luinese, hanno optato per la lettera del profeta Geremia (29:1-14), indirizzata agli esuli in Babilonia a cui dava un messaggio di speranza in un contesto di sofferenza, incertezza e disaccordo. Tema che sarà ripreso nell’omelia dalla pastora Lidia Maggi.

Il tema della serata sarà “Voglio darvi un futuro pieno di speranza”. «Un tema che ci coinvolge particolarmente perché… come realizzare una speranza di pace con un’Ucraina travolta dalla guerra? – chiede il diacono di Luino, Antonio Monteggia – Come annunciare oggi un messaggio di speranza vedendo che dal disaccordo si è passati addirittura alla guerra, che non doveva neppure essere pensata? Come tollerare che questo accada nel cuore dell’Europa? Cosa significa pregare oggi e mettere con fiducia il futuro nelle mani del Signore? Come sovvertire le sorti per trasformare il male in bene, per raggiungere un futuro di pace? Questo è quanto è nel cuore delle donne che organizzano questa serata e che invitano la cittadinanza ad una presenza numerosa per dare maggiore forza alla richiesta, per esprimere solidarietà alle vittime».

«Particolarmente significativo il dipinto dell’artista inglese Angie Fox, usato per comunicare l’iniziativa – conclude il diacono Monteggia – Per rappresentare la speranza ci ha prodotto l’immagine di una porta che spalancandosi si apre verso un percorso di libertà in uno spazio senza fine, mentre le catene del giogo si sono spezzate e sono rimaste sul portone, e la colomba che rappresenta la pace ed il perdono di Dio permette al giglio di spuntare anche in un percorso arido e lastricato di pietre».