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Ats Insubria scrive ai sindaci del Varesotto: ecco cosa fare con i profughi in arrivo

Definiti modalità e tempi per la presa in carico sanitaria di quanti arrivano dalle zone di guerra. I profughi ucraini hanno diritto all'iscrizione temporanea al servizio sanitario regionale

profughi ucraina

Arrivano i profughi dall’Ucraina Ats Insubria scrive ai sindaci. L’obiettivo è quello di dare un protocollo per la presa in carico, pur temporanea, di quanti arrivano nel varesotto.

Al di là dell’emergenza sanitaria legata al Covid, che l’Ucraina ha contrastato con una campagna vaccinale a cui ha aderito il 35% della popolazione, nel paese attualmente travolto dalla guerra si registrano altre piccole criticità soprattutto per il morbillo e la polio.

Per approntare al meglio l’accoglienza, Ats sta organizzando una rete che coinvolge anche la Prefettura di Varese, la Protezione Civile, i Comuni, le Asst i medici di medicina generale e pediatri di libera scelta, Croce Rossa e Areu. 

VISITA SANITARIA ENTRO LE 48/72 ORE

All’arrivo, i cittadini ucraini saranno sottoposti a visita medica entro 48/72 anni, tampone e alla verifica dello stato vaccinale sia contro il covid sia per le altre malattie per cui l’Italia prevede una vaccino profilassi.

Per loro, si raccomanda anche l’iscrizione al Servizio sanitario che garantirebbe una presa in carico globale da parte dei medici curanti, mentre sarà attivata la rete della presa in carico per situazioni critiche come minori non accompagnati o donne abusate. 

SEGNALAZIONE ALLA QUESTURA E AGLI UFFICI COMUNALI

Per quanti arrivano in Italia al di fuori dei corridoi ufficiali, i passi prevedono prima di tutto la segnalazione alla Questura attraverso la segnalazione da parte delle famiglie ospitanti che presentano la prevista “comunicazione di ospitalità” entro 48 ore dall’arrivo. 

In attesa di ulteriori diverse indicazioni da parte di Prefettura di Varese, gli ospitanti possono inoltrare, ai fini della presa in carico sanitaria, una segnalazione agli Uffici comunali  che comunicheranno in modo tempestivo i nominativi all’ ATS tramiteun ’indirizzo mail dedicato. 

A quel punto, il personale di Ats si attiva per contattare la famiglia ospitante, per una raccolta di informazioni utile per valutare la priorità di presa in carico e per fissare un appuntamento.

LA VISITA SANITARIA PER RACCOGLIERE TUTTE LE INFORMAZIONI

Nel corso della visita, viene fatta una valutazione della situazione, e poi vengono fornite le indicazioni di carattere igienico-sanitario da osservare a livello domiciliare. Nel caso non fosse ancora stato effettuato un tampone per la verifica del Covid, ATS raccomanda le misure di prevenzione del contagio attraverso l’utilizzo mascherine FFP2 fino all’esecuzione del tampone antigenico/molecolare con esito negativo e comunque per almeno 5 giorni dall’arrivo. Il tampone verrà effettuato il prima possibile presso uno dei punti tampone delle ASST con documentazione di identificazione senza necessità di prenotazione.
 In questa fase MMg, Pediatri e medici ospedalieri che fossero a conoscenza della presenza di profughi ucraini, devono richiedere l’esecuzione tempestiva del tampone previsto dalla normativa ministeriale entro le 48 ore dall’arrivo

ARRIVI COORDINATI DALLA PROTEZIONE CIVILE

Se gli arrivi sono coordinati dalla Prefettura/Protezione civile nelle strutture collettive è la stessa Prefettura a trasmettere tempestivamente i nominativi ad ATS, indicando sede e data di arrivo, per dare indicazioni sulla presa in carico che si attiva esattamente come per il canale degli arrivi singoli.

Nel corso della visita da parte dei sanitari di Ats, vengono effettuati un’anamnesi preliminare e un esame con rilevazione dei principali parametri vitali. Nel caso di accertato pericolo infettivo a carico del profugo, saranno inclusi nel percorso di sorveglianza anche i soggetti esposti in quanto contatti dei casi e saranno impartite le indicazioni eventuali di isolamento e quarantena ai sensi delle normative sanitarie vigenti.

Nel caso di impossibilità a garantire l’isolamento, verrà attivato il canale dei Covid Hotel.

Durante la visita gli operatori valutano anche la presenza di traumi psichici per cui, attivare percorsi di presa in carico da parte delle unità di psicologia clinica delle ASST.

Infine, durante la visita medica si effettuano anche screening e sorveglianza della malattia tubercolare se il rifugiati è destinato a trattenersi oltre i 30 giorni.

 Tutti i migranti provenienti dal territorio ucraino hanno diritto all’iscrizione temporanea al SSR.

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Pubblicato il 08 Marzo 2022
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