Il Papa: non abituiamoci alla guerra e alla violenza
“L’abitudine ci raffredda il cuore. Aiutiamo le donne sole”. Dopo l’Angelus il santo padre ha salutato i fedeli di Sesto Calende, Angera e Taino
«È disumano e sacrilego quello che sta succedendo in Ucraina, un massacro insensato, con bombe su anziani e bambini». Sono parole pesanti e ricche di commozione quelle scelte da Francesco durante la preghiera della domenica. Nel corso dell’Angelus Papa Bergoglio ha chiesto di fermare le armi e a tutti i cittadini europei e italiani ha rivolto parole legate all’accoglienza dei profughi, che dall’Ucraina sono oramai milioni a bussare alle frontiere europee. «Non stanchiamoci di accogliere profughi con generosità anche nelle settimane, e nei mesi che verranno. L’abitudine ci raffredda il cuore. Pensiamo a queste donne che non hanno più i mariti, che verranno cercate dagli avvoltoi della società: proteggiamole».
Il 25 marzo il Papa consacrerà, in comunione con tutti i vescovi del mondo, l’Ucraina e la Russia al Cuore Immacolato di Maria.
Poi Francesco è passato ai tradizionali saluti: al 118 e ai volontari delle ambulanze e anche i fedeli di «Angera, Sesto Calende e Taino».
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