La protesta dei banchi a Sesto Calende: “L’emergenza è finita ma la posizione del mercato è ancora provvisoria”
Con una serie di cartelloni sparsi per tutto Viale Lombardia gli ambulanti fanno sentire la propria voce: “Due anni fa il mercato è stato spostato in maniera temporanea dal centro. Chiediamo garanzie per il futuro”
“Ci avete portato via dal fiume, ma ci state facendo naufragare”. Con una serie di cartelloni apparsi questa mattina, mercoledì 11 aprile, lungo viale Capricciosa e viale Lombardia i banchi del mercato di Sesto Calende provano a far sentire la propria voce. Nel maggio del 2020, in piena pandemia, la scelta di spostare temporaneamente il mercato dal centro storico (sul lungofiume) per questioni di sicurezza aveva sollevato non pochi dubbi (assenza di servizi igienici riscaldati, strettoie di passaggi e buche) e proteste da parte dei mercatanti, che a distanza di due anni ancora si ritrovano con l’incognita di quale sarà il futuro del mercato, temporaneamente sospeso in una sorta di limbo.
Limbo che sarà sciolto definitivamente attraverso una consulta cittadina. Come ripetuto in diversi consigli comunali dall’amministrazione comunale sarà infatti il voto dei sestesi a scegliere la posizione definitiva del mercato, eppure i due progetti non sono ancora stati presentati ufficialmente alla cittadinanza. Nel frattempo, l’emergenza sanitaria è finita e il numero di banchi, a detta dei mercanti oggi presenti, è diminuito significativamente: da 120 banchi a 80, la maggior parte dei quali oggi esponeva un cartello di protesta per avere chiarezza da parte del Comune.
«In molti altri paesi i mercati sono ritornati alla normalità – spiegano i due “portavoce” della categoria Remo Perrone e Davide Grazioli -. Una decina di giorni fa abbiamo mandato una PEC all’amministrazione per chiedere garanzie e sapere quali sono i piani ora che è finita l’emergenza ma non abbiamo ricevuta nessuna risposta. Siamo coscienti che non sia possibile tornare in centro dall’oggi al domani ma noi chiediamo chiarezza, non pretese, anche nel rispetto per la nostra clientela che costantemente ci chiede aggiornamenti. L’ordinanza comunale si riferiva a un trasferimento “in via provvisoria e temporanea”, adesso che l’emergenza sanitaria è finita non possiamo vivere con l’incognita di quale il futuro del mercato del mercoledì».
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