“Sfasciò” la caserma dei Carabinieri di Luino dopo l’arresto: condannato a due mesi
L'uomo, 30 anni, residente a Cadegliano Viconago era già stato condannato per l’incendio della casa della madre e per altri reati ai danni di quest'ultima
Prima le fiamme appiccate alla casa della madre per le quali sta scontando una condanna, poi anche la resistenza a pubblico ufficiale in caserma e i danneggiamenti all’interno della stessa, avvenuti dopo l’arresto disposto dal gip di Varese.
È per quest’ultimo fatto risalente all’estate scorsa che un trentenne di Cadegliano Viconago è stato condannato martedì dinanzi al giudice monocratico di Varese a due mesi per quell’episodio violento ai danni dei militari. L’uomo, difeso dall’avvocato Giorgio De Vincenti era stato condannato con rito abbreviato a 3 anni e 4 mesi per incendio, violenza privata, maltrattamenti e lesioni (tutti reati aggravati) nei confronti della madre (QUI l’articolo di VareseNews riferito a quegli atti) a cui ora si sommeranno anche i due mesi frutto del patteggiamento.
L’obiettivo della difesa è quello di tramutare ora la pena in un affidamento in comunità terapeutica per risolvere i problemi dell’imputato legati alle dipendenze, anche a fronte del fatto che il giovane seppur senza fissa dimora aveva un’occupazione prima dell’arresto.
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