Attacco hacker ad Ats Insubria, Astuti (Pd): “Vogliamo chiarezza”
Il consigliere regionale dem, già firmatario di un’interrogazione sul tema, annuncia un’ulteriore azione perché si faccia luce sull'attacco hacker che ha bucato i sistemi informatici dell’Agenzia di tutela della salute, lo scorso 5 maggio
«A settimane dall’hackeraggio dei sistemi informatici di Ats Insubria e dal furto dei dati dei pazienti è finalmente arrivata un’informativa ai sindaci di Como e Varese in cui si ammette il furto dei dati sanitari e fiscali. Tutti elementi che avevamo già. Il Direttore Generale di Ats, Luca Maria Gutierrez, di Aria, Lorenzo Gubian, e l’assessore al Welfare, Letizia Moratti compaiano subito davanti alla Commissione Sanità: un atto dovuto e urgente per le migliaia di cittadini i cui dati sono a rischio sul dark web».
Così il consigliere regionale del Partito Democratico Samuele Astuti, già firmatario di un’interrogazione sul tema, annuncia un’ulteriore azione perché si faccia luce sull’attacco hacker che ha bucato i sistemi informatici dell’Agenzia di tutela della salute, lo scorso 5 maggio.
«Vogliamo sapere come si è arrivati a questo punto, perché il sistema informatico di Ats Insubria è stato violato così facilmente e perché sia rimasto in balia degli hacker per settimane. Vogliamo sapere quanto tempo ci vorrà perché tutti i servizi tornino pienamente operativi per il milione e mezzo di persone che stanno sotto Ats Insubria. Vogliamo sapere che piani ci sono per il potenziamento della cyber-security delle Ats lombarde. Soprattutto, visto il riscatto chiesto dagli hacker, vogliamo sapere anche quando sono stati fatti gli ultimi backup. È tutto perduto o c’è un margine di recupero delle informazioni? Incredibile che la trasparenza sul caso debba essere richiesta con un atto formale. Siamo davanti a una situazione gravissima e una parziale comunicazione ufficiale di Ats arriva a quasi un mese dall’attacco. Speravamo in risposte vere per i cittadini comaschi e varesini. Ma se da Regione Lombardia e da Ats non c’è chiarezza, noi non molliamo», conclude il consigliere Dem.
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