Da Marchirolo alle Lofoten con la fidanzata a bordo di un pandino scassato
Sabato 30 luglio è partita l’avventura per una coppia di ragazzi che unisce voglia di avventura on the road e una raccolta fondi a favore delle famiglie dei bimbi oncologici
Marco è un ragazzo di Marchirolo che lavora a Milano nel mondo della tv come montatore video, Mariagiulia è la sua fidanzata e fa l’autrice televisiva. Nel 2019 avevano deciso di parteciapre al Mongol Rally, il viaggio a scopo benefico che dall’Italia punta ad arrivare alla Mongolia. Ma solo con veicoli “scassati”, che abbiano almeno 10 anni e altri criteri di ammissibilità non convenzionali rispetto ad una normale competizione automobilistica.
Tra il covid e la guerra è stato rimandato per un paio d’anni, ma i ragazzi ormai avevano pronto “il mezzo”: un pandino del 2003 che hanno fatto sistemare da alcuni amici meccanici di Mariagiulia, il team dell’Officina Ropa di Medesano perché, come ci racconta lo stesso Marco al telefono «Non siamo capaci di fare nulla – dice ridendo – nel senso che da un punto di vista meccanico non sappiamo da che parte partire, ma vogliamo essere speranza per chi vuole avventurarsi, anche i luoghi lontani, per fare esperienze particolari.
Con un po’ di fiducia e capacità di arrangiamento i problemi di risolvono. Siamo comunque in giro per l’Europa». Si sono chiamati “Out of place” perché amano andare in luoghi meno battuti, in cerca di emozionanti avventure.
Non è la prima volta che la “Panda Nara”, questo il nome del bolide, li porta a spasso macinando migliaia di Km: hanno già fatto il giro d’Italia da Milano alla Basilicata passando prima per la costa tirrenica per risalire poi da quella adriatica, lo scorso anno. Ma questa volta l’obiettivo è grande: partenza da Milano, dove i due vivono, per raggiungere le Lofoten in Norvegia, andata e ritorno, con punto di arrivo la città dal nome più corto del mondo: “Å”.
Si sono inventati questo nuovo viaggio non senza scordare la parte di solidarietà, così hanno lanciato un crowdfunding per l’associazione Emmaland, che si occupa di sostenere le famiglie che si trovano a vivere il dramma di avere un bimbo ricoverato o seguito in oncoematologia. E’ un’associazione fondata da una loro collega, la cui nipotina è stata portata via da questa terribile malattia: «L’obiettivo sarebbe quello di raccogliere un euro per ogni chilometro che percorriamo, cioè circa 7mila, ma non ci poniamo obiettivi rigorosi. Qualsiasi cifra riusciremo a donare ci renderà felici».
Se volete che la pazza avventura di Marco e Mariagiulia raggiunga il loro obiettivo di solidarietà potete supportare la loro corsa solidale cliccando qui
Un ulteriore nota positiva del loro viaggio è l’attenzione alla parte ambientale. Consapevoli che un viaggio di 7mila chilometri è tutto fuorché un viaggio all’insegna della sostenibilità, i ragazzi hanno calcolato quanti Kg di CO2 emetteranno con i loro spostamenti, e hanno comprato alberi su un apposito sito (Treedom).
«L’emissione totale sarà di 2300 chili di CO2, che compensiamo piantando quattro alberi in giro per il mondo».
Seguite il loro viaggio sulla pagina Facebook “Out of Place”
E sul loro profilo Instagram “Out of Place”
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