A Dumenza al via “Sport Senza Barriere”, l’iniziativa sportiva dal linguaggio universale e inclusivo
"Il calcio d'inizio" è stato dato questa mattina al Verbania di Luino. Massarenti: "Abbiamo deciso di rendere Sport Senza Barriere itinerante anche per far conoscere le nostre bellissime valli. Grazie a tutti coloro che hanno collaborato"
Al via “Sport Senza Barriere 2022”: la manifestazione ludico-sportiva promossa da Unimpresa Sport e Sport Senza Barriere che quest’anno si terrà presso il Centro Sportivo Carà di Dumenza, in via Donatori di Sangue. Una tre giorni di sport, laboratori e musica che per una serie di eventi accoglierà appassionati e sportivi professionisti, portatori di disabilità e normodotati, all’insegna di una vera e proprio inclusività.
“Il calcio d’inizio” è stato dato questa mattina, venerdì 9 settembre, a Palazzo Verbania di Luino. A fare gli onori di casa, dopo l’apertura della conferenza da parte del giornalista di Prealpina ed RSI Simone Della Ripa, il primo cittadina Enrico Bianchi: «Per il Comune di Luino è molto significativo ospitare il via di questa importante manifestazione. Vorrei soffermarmi sulla parola “barriere”. Se normalmente intendiamo questo termine come qualcosa che ci impedisce di fare delle cose, all’interno di questo contesto assume un significato meravigliosamente diverso. Qui il senso è quello di superarle queste “barriere”, in maniera positiva, con uno sguardo verso il futuro. E questo ci insegna anche che quando davanti a noi si presentano degli ostacoli dobbiamo andare oltre, trovare delle soluzioni».
«Quando mi hanno chiesto di ospitare l’edizione 2022 di Sport Senza Barriere non potevo crederci, per noi è un grande onore – ha detto il sindaco di Dumenza, Corrado Nazario Moro – per il nostro piccolo borgo, di sole 1500 persone, questo è un evento straordinario. Il parco Carà che ospiterà la tre giorni è una bella struttura e piano piano l’intenzione è quella di riuscire a renderla sempre più accessibile, togliendo tutte le barriere architettoniche. Ci siamo impegnati molto perché tutto fosse perfetto, abbiamo anche esteso la videosorveglianza così da poter tenere i cancelli sempre aperti. Spero di poter replicare in futuro, in sinergia con il comune di Luino».
Un impegno e un entusiasmo davvero straordinario quello che è emerso durante la presentazione dell’iniziativa, che tra le altre ha visto il patrocinio di Regione Lombardia: «Rivolgo a voi tutti il mio personale saluto e di tutto il Consiglio Regionale che rinnova vicinanza ed attenzione da parte di Regione Lombardia a questa bella manifestazione ludico-sportiva – si legge nel messaggio inoltrato agli organizzatori dalla vicepresidente Francesca Brianza – Un evento molto importante perché riconosce nella pratica sportiva e nel gioco le forme più efficaci di inclusività e che consente a tutti i partecipanti di queste tre entusiasmanti giornate di superare ostacoli fisici e psicologici, di mettersi in gioco in un ambiente sano e divertente».
A farne capire di più su quello che gravita intorno a questa manifestazione e al suo valore educativo, è stato però Pierangelo Santelli, presidente del Comitato Italiano Paralimpico, e la sua testimonianza di vita.
«Grazie a Marco Massarenti, ai volontari e ai sindaci per il loro impegno nel far conoscere l’attività paralimpica. Il mondo paralimpico è cresciuto moltissimo da Londra in poi perché grazie al nostro presidente Luca Pancalli in 10 anni si è riusciti a far comprendere l’importanza di questo mondo. Siamo passati da essere Federazione Coni a ente pubblico sportivo riconosciuto a livello nazionale, da avere un contributo a livello nazionale di 6 milioni a 30. Una condizione che ci ha permesso di crescere in modo esponenziale. Questo, legato al fatto che custodiamo atleti di spicco, come Federico Morlacchi che ha portato all’attenzione del mondo intero il nuoto paralimpico. Mi piace l’idea che l’iniziativa sia ludico-sportiva, perché rende più semplice l’avvicinamento allo sport da parte dei ragazzi. Mi piacerebbe però che facessero un passo in più – ha continuato Santelli -. Vorrei che questi giovani poi si avvicinassero ad una attività più specifica e professionale. Non per diventare campioni del mondo, ma perché lo sport ti aiuta a credere di più in te stesso, ti fa crescere e avere un fine prossimo. Io sono diventano poliomielitico all’età di 3 anni – ha concluso – ma non ho mai smesso di lottare per quello che volevo, non mi sono mai buttato giù, non volevo che gli altri mi considerassero un poveretto. Non mi sono mai rassegnato e ho sempre provato a fare tutto, talvolta pensando ‘Se non posso fare questa cosa, vediamo se ne posso fare un altra’. E oggi, nel mio percorso di vita e poi di sportivo, posso dire di essere riuscito a fare tutto ciò che desideravo. Sono stato anche il primo atleta paralimpico ad entrare in una squadra di normodotati di pallanuoto. E’ per questo che vi dico, non arrendetevi mai».
A prendere la parola poi è stato Marco Massarenti, presidente di Unimpresa Sport e Tempo Libero che ha organizzato l’evento: «Grazie per essere qui oggi e a chi ha collaborato. Senza i volontari e senza le associazioni tutto questo grande lavoro non sarebbe stato possibile. Perché Dumenza? Abbiamo deciso di rendere Sport Senza Barriere itinerante per far conoscere anche le nostre bellissime valli e per tanto vorrei ringraziare il sindaco Moro per essere stato sempre disponibile a 360°. Siamo stati contenti anche di aver creato, insieme alla Protezione Civile di Dumenza, un campo da beach che rimarrà definitivo al parco Carà. Vi aspettiamo numerosi».
In ultimo è stato presentato nel dettaglio il programma, che potete trovare cliccando qui, e la mappa degli spazi che verranno impiegati durante la manifestazione.
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