Pier Francesco Maran si candida alle primarie del Centrosinistra per la presidenza della Regione Lombardia
L'attuale assessore alla casa e ai quartieri del comune di Milano ha deciso di candidarsi alle primarie - ancora non ufficialmente decise - per l'elezione del presidente della Regione Lombardia "Abbiamo 92 giorni bisogna muoversi da subito"
Pierfrancesco Maran, attuale assessore alla casa e ai quartieri del comune di Milano ha deciso di candidarsi alle primarie – ancora non ufficialmente decise – per l’elezione del presidente della Regione Lombardia.
Lo ha fatto in una conferenza stampa che si è tenuta al teatro Pier Lombardo e in streaming su You Tube nella mattina del 12 novembre 2022.
Una candidatura netta, che va anche al di là dell’effettuazione delle primarie: «Io da oggi sono in campo contro Letizia Moratti e Attilio Fontana che hanno presentato la loro candidatura – ha ribadito ai giornalisti che lo chiedevano – Sono pronto a candidarmi alle primarie e la mia storia politica dice che funziono meglio quando sono richiesto dagli elettori, ed è molto difficile che io sia cooptato dagli apparati».
Nel discorso introduttivo della sua candidatura, Maran ha avuto modo di citare anche l’amministrazione di Varese: «C’è una capacità e un modello nel centrosinistra che tiene insieme i partiti e riesce a vincere: Da Gori a del Bono ai due Galimberti (I sindaci di Varese Davide e di Cremona Gianluca, ndr). Queste vittorie dicono noi sappiamo vincere quando vediamo i cambiamenti e sappiamo dare risposte, lavorando nel campo più largo possibile – ha spiegato Maran – Io personalmente cercherò fino all’ultimo di allargare la coalizione piu possibile, e sinceramente non credo che non ci siano motivi per cui un elettore del terzo polo non possa votare per me. Anzi magari si troverebbero meno a disagio nella presentazione di una figura veramente in grado di riformare la politica».
Una politica della concretezza che è già stata premiata e su cui intende puntare: «Se vinceremo, gli elettori devono sapere che porteremo in giunta quelli che hanno governato bene i propri comuni. Dobbiamo mostrare che non solo siamo stati capaci di vincere, ma che possiamo fare il salto».
Ora i tempi sono stretti: «Se è vero quello che dicono, le elezioni si terranno il 12 febbraio: abbiamo 92 giorni bisogna muoversi da subito, da questo weekend. Non lasciamo un altro weekend ad Attilio Fontana e Letizia Moratti».
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