Agosti: “Risolvere le ambiguità tra Trenord e Regione e mettere a gara il servizio”
Pendolare e assessore a Galliate Lombardo, l'esponente di Azione-IV chiede un netto rinnovamento del trasporto regionale
«Noi non abbiamo dubbi: il servizio di Trenord si è rivelato fallimentare» così apre il suo intervento Anna Agosti, candidata al Consiglio Regionale per Azione-Italia Viva e assessore con diverse deleghe al Comune di Galliate Lombardo.
«I dati mostrano pessime performance del servizio in termini di indice di puntualità, soppressione dei treni e sicurezza. Chiunque sia pendolare – come me – lo sperimenta sulla propria pelle ogni giorno» dice la giovane amministratrice.
«Abbiamo proposte precise per il futuro della Lombardia» dice Agosti. E in effetti già Letizia Moratti aveva indicato la strada di rinnovamento radicale: «Non rinnovare il contratto di servizio a Trenord, ma istituire progressivamente gare aperte alla concorrenza europea, prevendendo la divisione del servizio ferroviario regionale in lotti contendibili. Questi verranno aggiudicati ad aziende di trasporto italiane o straniere in base al costo e alla qualità che saranno in grado di garantire, nel rispetto dei precisi standard che Regione deve stabilire. Per diventare una grande regione europea servono programmazione e sistemi tariffari integrati, affinché il servizio sia davvero accessibile a tutti i cittadini».
L’affidamento con gara in altri Paesi viene fatto di solito per lotti, che possono comprendere quadranti di una stessa regione o area metropolitana. «Un lotto di gara dedicato all’area insubrica, ad esempio, consentirebbe di avere maggiore attenzione ai collegamenti interni alla nostra provincia, seconda solo all’area milanese come infrastrutture ferroviarie, ma con servizi inadeguati, oltre che velocizzare i collegamenti verso Milano e potenziare quelli verso il Canton Ticino.
Per garantire contendibilità alle gare, è fondamentale però sanare l’ambiguità del rapporto tra Regione e Trenord. Attualmente la società di Trenord è posseduta per il 50% da Trenitalia e per il 50% da Ferrovie Nord Milano, che a sua volta è partecipata da Regione Lombardia per il 57,5%» riepiloga Agosti.
«Questa commistione di ruoli tra regolante (Regione) e regolato (Trenord) si riflette nella natura politica della scelta del management e di conseguenza nella qualità dei servizi. La Lega sul tema si rifugia nel più becero nazionalismo, fomentando il timore dell’arrivo di player internazionali. Per questo continua ostinatamente a difendere il servizio, nonostante l’evidenza fattuale delle pessime prestazioni di Trenord. La concorrenza nel settore dell’Alta velocità o dei servizi aerei, con l’ingresso delle low cost, ha abbattuto i prezzi e aumentato i servizi offerti».
La polemica non è però solo verso il centrodestra: il “terzo polo” con Letizia Moratti critica anche la linea di Pierfrancesco Majorino e del centrosinistra.
«La posizione del candidato presidente Pd-M5S, invece, appare alquanto populista: treni gratis per tutti i giovani, senza dire come si possa ripagare una misura del genere. Non credo colga il punto: gli under25 di questo servizio reso gratuito non se ne fanno niente. Il vero problema è il costo in termini di tempo, sforzi, energie, ostacoli alla crescita che viaggiare in Lombardia oggi comporta, e che rende spesso più conveniente prendere l’auto. Gare contendibili garantiranno risparmi per Regione che potranno essere reinvestiti in maggiori servizi e consentiranno di definire standard regionali, senza più dover accettare le scelte organizzative di un’azienda inefficiente, solo perché se ne detiene una quota rilevante».
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