Ancora attesa per la perizia psichiatrica sull’aggressore dei poliziotti di Lavena Ponte Tresa
In collegamento dal carcere di Belluno il trentenne accusato di tentato omicidio per i fatti dell’estate 2021 durante un controllo di polizia
Rimane in carcere Lahlal Imad, il 31enne che rimase ferito dopo aver tentato di aggredire un agente della polizia di frontiera di Luino nell’estate 2021 a Lavena Ponte Tresa durante un controllo di polizia. Nell’ultima udienza dinanzi al Collegio di Varese dove è in corso il processo per tentato omicidio è stato tentato un collegamento in diretta video dal carcere di Belluno dove l’uomo è detenuto: frasi sconclusionate e difficili da comprendere anche per la traduttrice presente in aula.
Ancora presto per le risultanze della perizia psichiatrica richiesta dal difensore e affidata ad un esperto che ora avrà nella mani anche la cartella clinica del detenuto e una relazione comportamentale redatta dalla casa circondariale trentina che servirà per completare il quadro personale dell’imputato. L’uomo è arrivato in Italia nel 2016 dopo la traversata in barca, si era stabilito prima in Piemonte per poi arrivare in provincia di Varese.
Quel giorno, il 19 agosto 2021 durante un controllo nel paese di confine con la Svizzera due agenti lo avvicinarono per chiedergli i documenti e cercò di attingere una agente con una lama: il collega di pattuglia esplose un colpo d’arma da fuoco che lo raggiunse all’addome. L’udienza è stata aggiornata all’11 maggio prossimo.
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