I soldi della droga nella Nutella e nei guantoni da boxe, “ma sono frutto di vincite alle scommesse”
Emergono altri particolari nella vicenda che vede indagato un ragazzo di 23 anni arrestato in flagranza di reato. La droga acquistata nella zona dai pusher dei boschi
Aveva già spacciato e per quello era stato condannato il giovane di 23 anni arrestato martedì a Cugliate Fabiasco dagli agenti della polizia di frontiera di Luino. Gli uomini comandati dal vicequestore Gianluca Dalfino l’hanno sorpreso nel corso di servizio antidroga mentre era intento a cedere sostanze nella sua auto e, dopo un controllo alla banca dati cel interforze è saltato fuori che il ragazzo aveva già una condanna per precedenti specifici, e gli agenti hanno proceduto alla perquisizione domiciliare.
E qui si è aperto un mondo: soldi nel barattolo della Nutella, ma anche nei guantoni da boxe appesi al muro e in altri nascondigli di fortuna. E poi la droga, tanta sostanza, 250 grammi che si somma alla cifra importante trovata nell’appartamento: 25.000 euro fra cui anche franchi svizzeri a testimonianza che alcuni fra i clienti fossero pendolari.
In fase di convalida dell’arresto, al giudice il ragazzo ha rivelato un particolare oltremodo importante, cioè di aver comprato la droga dai trafficanti nei vicini boschi dello spaccio (che ammorbano la Valganna come testimonia il VIDEO qui sotto).
Inoltre il giovane, che ha dunque ammesso candidamente di comprare, ha specificato nel difendersi che i soldi trovati nel suo appartamento – e di cui i genitori erano all’oscuro – fossero provento di scommesse slot e giochi di fortuna (dove, è bene ricordarlo, non si vince mai).
Il ragazzo, di origini marocchine, risulta dunque già gravato da identico precedente del 2019 per essere già stato scoperto a spacciare nei pressi dell’istituto scolastico di Varese che frequentava; una condanna passata in giudicato a un anno e 9 mesi che aggrava di molto la sua posizione: per la legge risulta recidivo, con un precedente specifico “infraquinquennale“, per un reato che, a causa della quantità di droga trovata, non ammette grossi limite di manovra concessi dal testo unico sugli stupefacenti.
In una piccola cantina annessa all’abitazione, poi, sono state rinvenute alcune dosi di stupefacente pronte per la cessione e numerosi strumenti per la pesatura e per il confezionamento. Sia la droga che il contante erano attentamente occultati all’insaputa dei familiari (estranei alla vicenda) tra gli indumenti personali dell’arrestato o in altri insospettabili nascondigli nella sua camera. L’arresto, come si riportava ieri, è stato convalidato ed il giovane permarrà agli arresti domiciliari in attesa del processo a suo carico. Inoltre sono stati scoperti e sequestrati oltre 25.000 euro in contanti, dei quali il giovane, che non ha occupazioni lavorative, non ha saputo giustificare il possesso o la provenienza, e che si sospettano essere provento della fiorente attività di spaccio.
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