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Pasquetta con giudizio: griglie solo a casa e mai nei boschi

Fra allerte e scarse precipitazioni, la regola di base da seguire è sempre quella di farsi consigliare dal buon senso. I consigli degli esperti di incendi boschivi di Varese

grigliata

C’è quello che si deve fare seguendo la legge, e quello che impone il buon senso. Chi non ce l’ha, chieda agli esperti: noi l’abbiamo fatto sentendo gli esperti che ogni giorno si confrontano con le tecniche per lo spegnimento degli incendi, l’ultimo esempio è Montegrino Valtravaglia, dove grazie all’impegno di centinaia di volontari e dei vigili del fuoco è stato spento un rogo boschivo che ha bruciato 100 ettari di vegetazione.

PERICOLO GRIGLIA
Ma cosa c’entra l’incendio boschivo con la griglia di Pasquetta? Sorico, provincia di Como, capodanno 2018. Un gruppo di amici accende una griglia in una località all’aperto per pranzare: fuoco, brace, vento fortissimo. Risultato: mille ettari di bosco bruciati per un incendio che è andato avanti due settimane e la multa «mostre» di 13 milioni di euro per il danno subito. Quindi è la teoria del caso applicata su vasta scala, dove una brace accesa per cuocere una saltella può distruggere una superficie enorme (mille ettari equivalgono a 10 milioni di metri quadrati di bosco andato perso, in Italia nel 2021 sono andati persi 25.400 ettari di bosco, più del doppio degli 11.400 ettari dell’anno precedente. Fonte: Effis).

LA SITUAZIONE
In Lombardia la regione ha diramato un documento di allentamento per la Protezione civile che definisce per l’intero perimetro della provincia di Varese (oltre che per Lario e Oltrepò Pavese) un rischio per incendi arancione, che equivale a un livello 3 su 4. È vero che le previsioni meteo parlano di possibili piogge anche nella fascia pedemontana per la giornata di venerdì 7, ma «i quantitativi delle precipitazioni non saranno significativi sui settori prealpini e non mitigheranno quindi in modo sensibile il grado di pericolo per rischio incendi boschivi». Non è ancora in vigore l’Alto rischio, che viene decretato da Regione Lombardia che impone il divieto assoluto di accendere fuochi nei boschi o a meno di 100 metri dai boschi, ed è qui che deve subentrare il buon senso nel gestire situazioni di potenziale pericolo. Meglio dunque sfruttare, se necessario, il giardino di casa, con fuochi sorvegliati e mai in caso di vento.

LE REGOLE DA ADOTTARE
«Per scongiurare il pericolo di innesco e propagazione degli incendi boschivi, si invita la popolazione ad adottare comportamenti corretti, informarsi costantemente sulle previsioni di rischio Incendi Boschivi utilizzando l’app allertaLOM e avvisare le Autorità competenti in caso di necessità e/o avvistamento di incendi boschivi», dicono dalla protezione civile della Lombardia.
Segnalare con tempestività ogni principio di incendio, telefonando ai numeri di emergenza:
• Centro Operativo Regionale Antincendio Boschivo (COR AIB): 035.611009;
• Sala Operativa di Protezione Civile regionale: 800.061.160;
• Sale Operative Provinciali VVF: 115 o in alternativa il 112.

GLI INCENDI BOSCHIVI IN ITALIA

«Circa il 2% degli incendi boschivi è dovuto a cause naturali». Lo spiega il rapporto Effis European Forest Fire Information System 2021 dove «L’analisi evidenzia che per gli incendi provocati e dolosi, le più frequenti motivazioni sono il rinnovo dei pascoli, mentre oltre i motivi sono legati all’attività venatoria, ai disordini sociali e piromania». Le cause non intenzionali sono principalmente dovute alle attività legate alla combustione dei detriti vegetali generati dalle attività agricole: in questo caso gli autori sono principalmente persone anziane, che non sono in grado di mantenere
il fuoco sotto controllo e talvolta sono esse stesse vittime di quei fuochi», aggiunge il rapporto.

Andrea Camurani
andrea.camurani@varesenews.it
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Pubblicato il 07 Aprile 2023
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