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Comi Luino, esempio di sostenibilità: con il cippato risparmiati 40mila euro e 140 t di CO2

La Fondazione è una delle poche realtà del territorio che utilizza un generatore di calore alimentato a cippato per riscaldare la RSA: un’esperienza positiva sia dal punto di vista ambientale che economico

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Le emissioni di gas ad effetto serra derivanti dall’uso di combustibili fossili (petrolio, carbone, gas naturale), la deforestazione selvaggia e i vari processi industriali ed agricoli, stanno alterando la composizione dell’atmosfera e provocando il riscaldamento globale.

La temperatura media globale ha registrato un aumento di circa 1,2 °C dall’epoca pre-industriale, con impatti negativi ormai evidenti in tutto il mondo: ondate di caldo e freddo estremi, incendi boschivi, fenomeni atmosferici intensi, piogge torrenziali, alluvioni e scioglimento dei ghiacciai.

Per affrontare questa sfida, Il Comune di Luino ha così sviluppato, grazie al lavoro fatto dal Tavolo per il Clima, una strategia climatica locale e un piano d’azione volti a ridurre le emissioni nel territorio. Tra le tredici azioni proposte, un ruolo di grande importanza è riservato alla volontà di creare una Comunità Energetica Rinnovabile del Luinese e di portare avanti un processo di transizione energetica per passare dalle fonti fossili alle fonti rinnovabili, utilizzando per esempio il solare fotovoltaico e la filiera locale del cippato, che rappresenta una soluzione molto interessante per una gestione sostenibile dei nostri boschi.

Che cos’è il cippato

Il cippato è un materiale ottenuto dalla riduzione in scaglie dei residui boschivi e si presta particolarmente bene per essere utilizzato in caldaie di media-grande potenza per la produzione di calore. Questa biomassa è particolarmente economica, con costi inferiori al pellet e al gas metano, e la sua convenienza aumenta se viene prodotta localmente; ha inoltre un’altra caratteristica: il prezzo del cippato è molto stabile nel tempo e non subisce gli effetti delle crisi internazionali come avviene per il gas o il petrolio.

Quali sono i suoi vantaggi ambientali

Dal punto di vista delle emissioni in atmosfera la combustione del cippato o del legno in generale può essere considerata “CO2 neutra”. Questo poiché l’anidride carbonica rilasciata durante la combustione è pari a quella assorbita dalla pianta durante la sua crescita attraverso il processo di fotosintesi. Oltre a questo, grazie all’applicazione di particolari filtri sui generatori di calore, le emissioni di particolato sottile vengono ridotte del 95%.

Un esempio di quanto descritto sopra è stato attuato presso la Fondazione Mons. Comi di Luino che, nell’ottobre 2022, ha riattivato un generatore di calore a cippato della potenza di 600 kW in grado di fornire acqua calda per il riscaldamento di tutta la Residenza Assistenziale Sanitaria: un edificio di cinque piani posto in prossimità dell’Ospedale di Luino.

In un periodo caratterizzato da crisi energetiche e prezzi elevati del gas, i risultati di quanto intrapreso sono stati sorprendenti: da ottobre 2022 ad aprile 2023 la Fondazione ha speso per il cippato esattamente la metà di un equivalente impianto a gas metano (50-60 €/MWh del cippato contro i 120-130 €/MWh del gas metano), generando un risparmio di ben 40.000 €.

Dal punto di vista ambientale, invece, sono state evitate emissioni in atmosfera di circa 140 tonnellate di CO2, contribuendo così alla riduzione complessiva delle emissioni nel territorio. Il cippato utilizzato dalla Fondazione proviene da un’azienda forestale locale che lo produce dagli scarti di legname dei nostri boschi e che segue la manutenzione dell’impianto.

Un’esperienza, questa, che rappresenta un esempio positivo di sostenibilità economica e ambientale che potrebbe essere seguito da molte altre Pubbliche Amministrazioni del territorio, le quali dispongono di vecchi impianti termici alimentati a gas o gasolio. Sostituendo tali impianti con quelli alimentati a cippato, si potrebbe dare un concreto contributo alla mitigazione degli effetti dei cambiamenti climatici.

Delle scelte che, in linea con quanto proposto dal Tavolo per il Clima, potrebbero contribuire alla realizzazione di una filiera locale del cippato, progetto che nasce con l’obiettivo di incentivare una gestione sostenibile del patrimonio boschivo, spesso trascurato ed abbandonato con conseguenti rischi di incendi e dissesti idrogeologici, e creare nuovi posti di lavoro per i giovani. 

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Pubblicato il 16 Maggio 2023
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