Dagli idrovolanti ai simulatori: Sesto Calende e Leonardo celebrano un secolo di volo
Nel 1933 a Sesto nacque l'S.55X, l'idrovolante della "trasvolata del decennale". Nell'anno del centenario dell'Aeronautica ripercorrere il passato aiuta a guardare al futuro, con Leonardo: "Territorio e apertura internazionale"
A Sesto Calende si celebra un secolo di volo e uno sguardo ancora rivolto al futuro, con Leonardo Elicotteri. Una cerimonia che mette insieme due anniversari (non a caso) coincidenti: il centenario dell’Aeronautica Militare e il novantesimo della mitologica traversata atlantica del 1933, novant’anni fa.
La trasvolata – guidata da Italo Balbo – era detta anche “crociera del decennale”, proprio perché pensata come grandiosa celebrazione della nascita della allora Regia Aeronautica.
Perché Sesto Calende? Perché qui nacque il particolarissimo velivolo impegnato nella crociera, l’S.55X, dove la X stava appunto per dieci. Una impresa e un velivolo diventati mito ì, per gli appassionati di aviazione. Ma l’evento agli stabilimenti ex Siai Marchetti, oggi Leonardo, non solo solo celebrazione del passato: «Era soltanto l’inizio. E anche oggi non siamo alla fine: siamo all’inizio di un altro bellissimo viaggio» ha esordito Gian Pietro Cutillo, managing director della Divisione Elicotteri di Leonardo. «In questo sito si ripercorre la storia ma soprattutto si hanno i piedi nel futuro» gli ha fatto eco il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana.
Sono quasi centodieci anni che qui si vola. Ai tempi della Grande Guerra la Siai aveva già prodotto 521 velivoli, soprattutto idrovolanti, come ha ricordato Gregory Alegi della Luiss: allora l’aereo che si alzava da uno specchio d’acqua era una normalità, assai meno costoso che costruire da zero piste “terrestri”, che pure si sarebbero imposte negli anni Trenta. Siai, Savoia Marchetti, gruppo Agusta, fino alla Leonardo di oggi: Sesto Calende – come Vergiate, come Cascina Costa di Malpensa – resta un limpido sinonimo di aviazione.
«Il connubio tra territorio e azienda è un valore, così come la diversità, il fatto che questa sia una realtà internazionale» ha continuato Cutillo nel suo intervento, di fronte ai sindaci ed amministratori del territorio di riferimento, a partire da Giovanni Buzzi ed Edoardo Favaron in rappresentanza di Sesto.
«Abbiamo chiara la visione della divisione e qui anche di questo sito: crediamo nella innovazione digitale e continueremo a investire sulle persone». Oggi Sesto Calende è training academy, qui si formano piloti e specialisti (i tecnici aeronautici), si creano sistemi di simulazione che consentono di trasferire l’esperienza formativa a terra, senza far volare le macchine per far fare ore di volo a un pilota o senza tenere a terra un elicottero per formare un tecnico.
A Sesto passano 9mila “studenti” all’anno, di 13mila complessivi in cinque training academy Leonardo nel mondo. «Le competenze in Leonardo Elicotteri sono una garanzia per tutti noi» ha concluso Cutillo, riannodando i fili di un secolo di esperienza. Anche a fianco dell’Aeronautica Militare (e delle altre forze armate) che «salva vite con i nostri elicotteri».
La giornata di Sesto Calende dedicata al volo comprende anche altri momenti, tra cui presentazioni di libri specifici e la Virtual Experience S.55 che consente di rivivere, con visioni 3D la creazione degli idrovolanti S55.
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