Lago Maggiore, sommozzatori al lavoro per riportare a galla la barca affondata a Lisanza
Vigili del fuoco e Carabinieri impegnati con i palloni di sollevamento per riportare a galla lo scafo inabissatosi domenica sera. Il relitto sarà messo a disposizione delle indagini
Nelle acque che si trovano di fronte all’abitato di Lisanza, la frazione più a Nord di Sesto Calende sul Lago Maggiore, prosegue l’afflusso di mezzi e di uomini specializzati con l’obiettivo di riportare a galla la “Good… uria”, l’imbarcazione che domenica è affondata nel corso di una tempesta, causando la morte di quattro persone.
Sul lago hanno iniziato a operare i sommozzatori dei Vigili del Fuoco provenienti dai nuclei di Milano e di Torino in collaborazione con un gruppo di Carabinieri subacquei. L’obiettivo è appunto quello di recuperare l’imbarcazione, una “navetta olandese” della lunghezza di 15 metri, che si trova adagiata a circa 16 metri di profondità.
Per far riaffiorare il relitto, saranno utilizzati i palloni di sollevamento con i quali lo scafo verrà portato sul livello dell’acqua; se questa operazione non dovesse riuscire si ricorrerà all’uso di argani o di altri mezzi nautici. Una volta a filo d’acqua la barca sarà trasportata a riva e messa a disposizione delle autorità giudiziaria.
Sulla vicenda sta indagando la Procura di Busto Arsizio, competente a livello territoriale. Nell’incidente nautico sono morti due cittadini stranieri e due italiani: la russa Anna Bozkhova, moglie del comandante dell’imbarcazione Claudio Carminati, l’israeliano Shimoni Erez e gli italiani Claudio Alonzi e Tiziana Barnobi. I tre erano tutti coinvolti, dal punto di vista professionale, dall’attività di intelligence come gli altri partecipanti alla mini-crociera sul Verbano finita in tragedia.
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