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Il saluto di Don Sergio alla comunità di Luino: “Tanti anni di sfide e belle esperienze”

Don Sergio Zambenetti, attuale prevosto e responsabile della Comunità Pastorale "Madonna del Carmine", verrà trasferito come nuovo parroco-arciprete a Carugate, nella parrocchia di Sant'Andrea

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Dopo 8 intensi anni di lavoro ed emozioni, Don Sergio Zambenetti, attualmente prevosto e responsabile della Comunità Pastorale “Madonna del Carmine” di Luino e decano, il 1° settembre verrà trasferito come nuovo parroco-arciprete a Carugate, nella parrocchia di San’Andrea, a 110 km dalla cittadina lacustre.

«Mi dispiace andare via – ha detto Zambenetti –, qui a Luino mi sono subito sentito accolto, non ho mai avuto particolari problemi. Sono stato mandato qui nel 2015 proprio per dare inizio alla Comunità Pastorale, che si sta formando gradualmente. La gente ha risposto positivamente».

Durante i suoi anni a Luino, Don Sergio ha vissuto e promosso molti momenti speciali e significativi insieme alla sua comunità. Uno degli eventi più memorabili è stato l’arrivo della statua della Madonna di Fatima nel 2016, che ha coinvolto tutte le parrocchie di Luino in un’importante collaborazione.

«Lascio una comunità con ancora molte sfide e obiettivi da affrontare, augurando a chi verrà dopo di me di continuare il lavoro iniziato e di fare meglio – ha aggiunto Don Sergio -. Auguro a tutti di continuare la condivisione delle esperienze pastorali e spirituali, tra le persone e i preti, perchè questo è un aspetto cruciale per la costruzione di una comunità che possa vivere l’evangelizzazione nel contesto attuale; e soprattutto, auguro di continuare ad annunciare il Vangelo in modi semplici e belli, desiderando che la presenza cristiana nella comunità sia viva e testimoniata con gioia».

A questi auguri, si sono uniti anche quelli di vedere continuare crescere l’oratorio, frutto di un impegno costante iniziato da Don Massimiliano e proseguito da Don Giuseppe, la scuola Maria Ausiliatrice e la collaborazione tra enti.

«Ho “puntato” molto sulle relazioni umane – ha aggiunto il parroco -. In un contesto in cui l’individualismo spesso prevale in modo “esagerato”, ho sempre cercato di coltivare rapporti che andassero oltre le formalità istituzionali. Il ruolo di un prete non è solo quello di svolgere compiti amministrativi, ma anche di relazionarsi con gli altri e vivere in comunione con la comunità. Ho apprezzato la collaborazione con le istituzioni locali, come la scuola statale, il comune e la Caritas, soprattutto durante il periodo del COVID-19 – ha continuato -. Ho lavorato in sinergia con le realtà civili e militari, stabilendo buoni rapporti con il territorio. Guardando indietro, mi sento soddisfatto del lavoro svolto e delle esperienze vissute, che hanno rafforzato il mio desiderio di servire ancora meglio nella mia vita sacerdotale».

Che cosa lascia in eredità alla comunità di Luino? «Sicuramente l’impegno di trovare soluzioni per famiglie o persone in emergenza abitativa. Durante i miei anni a Luino – ha aggiunto Don Sergio -, ho incontrato molte persone con questa necessità e credo sia importante collaborare con il comune, la parrocchia e la Caritas per fornire ambienti adeguati e trovare soluzioni adeguate per affrontare questa sfida. Nonostante la tristezza per il mio trasferimento – ha concluso il parroco – ringrazio il Signore per avermi guidato in questo cammino e per tutte le esperienze vissute».

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Pubblicato il 19 Giugno 2023
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