Aumenti sui trasporti pubblici, il PD va all’attacco: “La giunta Fontana offende i pendolari”
Il capogruppo in Regione Majorino e il consigliere Astuti contro le scelte della giunta: «In due anni l'aumento è dell'8% a fronte di un servizio che è peggiorato»
Gli aumenti delle tariffe sui trasporti pubblici decise ieri da Regione Lombardia, fa arrabbiare l’opposizione del Partito Democratico. La risposta alle decisioni della Giunta arriva dalla voce di Pierfrancesco Majorino, capogruppo PD in Regione, e del consigliere varesino Samuele Astuti.
«Con questo aumento la giunta Fontana offende i pendolari – attaccano gli esponenti di centrosinistra – e mostra chiaramente il suo disinteresse per il trasporto pubblico che dovrebbe invece essere una risorsa fondamentale per la transizione ecologica e per la riduzione dell’inquinamento delle nostre città».
Majorino e Astuti proseguono: «In due anni biglietti e abbonamenti aumentano dell’8%, perché è il secondo anno che viene deciso un aumento del 4%, senza che vi sia stato alcun miglioramento del servizio reso, anzi, i disagi dei pendolari negli ultimi anni sono addirittura aumentati, come testimoniano le 160 linee a bonus del 2022 e l’aumento spropositato delle penali dovute da Trenord per i disservizi. E questo è solo l’assaggio di ciò che Fontana e l’assessore Lucente prevedono di fare in questa legislatura, soprattutto dopo che avranno rinnovato senza gara il contratto a Trenord fino al 2033. È sbagliato aumentare le tariffe, soprattutto pensando alle difficoltà delle famiglie, già vessate dalla corsa dell’inflazione».
La delibera della giunta Fontana, approvata ieri, definisce l’aumento di biglietti e abbonamenti del trasporto ferroviario regionale e del trasporto pubblico locale rispettivamente del 4,01 e del 4,81%, a partire dal primo di settembre. QUI l’articolo.
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