Sono tornate a vedersi le spiagge di sassi e sabbia sul Lago Maggiore. Chilometri di terra solitamente sommersa che emerge per chilometri.Uno scenario che abbiamo già visto lo scorso anno, nell’estate 2022, in piena siccità, quando sulle spiagge create dalla secca erano addirittura stati fatti dei campi da calcio. Oggi però, in molti si chiedono come sia possibile trovarsi davanti agli occhi quelle immagini, dopo settimane in cui le nuvole hanno portato piogge e temporali, anche violenti, creando disagi in tutto il Varesotto.

Lo abbiamo chiesto agli esperti del Centro Geofisico Prealpino e Camilla Galli ci ha fatto una fotografia della situazione attuale (sopra la località Bozza di Besozzo nelle foto di Giancarlo Tiranti).

Come prima cosa c’è da sottolineare che non siamo nella stessa situazione dello scorso anno, quando i comuni hanno dovuto emettere ordinanze per limitare l’uso dell’acqua, ma non va nemmeno come dovrebbe: i numeri dicono che non rispettiamo la media stagionale di piogge.

«Il mese di luglio si conclude con una quantità di piogge che sono leggermente superiori al valore medio del mese nella nostra provincia ma questo non basta». Le piogge non sono state così abbondanti come potremmo immaginare.

«Ha piovuto, ma in modo localizzato e risentiamo ancora del deficit pluviometrico che ci ha lasciato un inverno secco e una primavera leggermente al di sotto delle medie stagionali rispetto alle precipitazioni. Al momento solo il mese di luglio è stato leggermente superiore alla media, ma non basta a colmare la mancanza dei mesi precedenti». E sottolinea: «Mancano circa 15o millimetri rispetto alle piogge medie per quanto riguarda la quantità d’acqua. Stiamo comunque meglio del 2022 quando abbiamo registrato il mese più secco dal 1967, da quando noi abbiamo un registro dei dati».

Al momento quindi, il Lago Maggiore risulta basso – tanto che la Navigazione dei Laghi ha comunicato la chiusura provvisoria degli scali di Ranco, Ispra e Porto Valtravaglia perché il lago è troppo basso e fino a nuove disposizioni-  ma l’estate non è finita. «Speriamo di recuperare la mancanza di pioggia, ma gradualmente. Poi bisogna capire cosa succede nei prossimi mesi», conclude Galli. E conclude: «Il Maggiore non si riempie con l’acqua che cade dall’alto, ma grazie ai suoi affluenti, come Maggia e il Ticino che devono essere abbondanti, perché sono i bacini idrografici del Maggiore».

La disponibilità di acqua

Una situazione che emerge anche dai bollettini di Arpa lombardia che valutano l’acqua complessivamente disponibile. Il totale attuale della riserva idrica del bacino del Toce-Ticino-Verbano è infatti diminuito rispetto alla settimana precedente del 7.6% e risulta inferiore alla media del periodo 2006-2020 di quasi il 40%. Per quanto concerne le singole componenti, il volume invasato negli invasi artificiali è inferiore alla media del periodo 2006-2020 (-26.8%) e inferiore ai valori minimi dello stesso periodo (-10.3%), mentre il volume invasato nel lago Maggiore risulta inferiore alla media del periodo 2006-2020 (-65.5%) ma superiore ai valori minimi del periodo di riferimento (+36.7%).