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“Ecco perché ho deciso di andarmene dall’ospedale di Luino”

Il dottor Roberto Lauro si è licenziato dall'Asst Sette Laghi. Arrivato dall'Inghilterra nel 2021, spiega quali motivi lo hanno indotto ad andarsene dal Confalonieri

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Era rientrato all’ospedale di Luino per avvicinarsi alla famiglia. “Cervello in fuga” in cerca di esperienze di crescita professionale, il dottor Roberto Lauro aveva scelto nel maggio 2021 l’offerta dell’ospedale di Luino per ritornare in Italia a svolgere la professione di chirurgo: « Avevo alle spalle una lunga esperienza di UGI (Upper Gastrointestinal Surgery)  ed Epatica maligna e benigna, con chirurgia delle vie biliari complesse. Mi venne offerto un posto in equipe per la casistica bariatrca. Per me era un passo avanti in un ambito in cui avevo ancora da migliorare le mie competenze».

Il chirurgo, che da qualche mese non è più dipendente dell’Asst Sette Laghi, è uno dei quelli che ha deciso di andarsene da Luino: « La mia è stata una scelta dettata innanzitutto da ragioni di distanz. Abito a Milano e questo nuovo incarico mi ha permesso di avvicinarmi. Devo dire, però, che a spingermi sono stati anche un clima un po’ difficile e un ambiente complicato. L’equipe di chirurgia è andata progressivamente assottigliandosi con ripercussioni sull’organizzazione e sui carichi di lavoro. Prossimamente lascerà anche un altro collega e la situazione è destinata a peggiorare ulteriormente».

Ma perché l’ospedale di Luino è poco attrattivo?
« Io avevo scelto Luino per l’offerta specialistica. Sarei stato coinvolto in una chirurgia che aveva visto il Confalonieri eccellere, prima con il dottor Romagnoli e poi con il suo successore dottor Urbani. Successivamente, la scelta della Sette Laghi è andata in un’altra direzione: ha puntato su un direttore che arrivava da Piacenza e sulla proctologia. Ho chiesto alla direzione un trasferimento in altro ospedale, ma non ho mai ricevuto risposta».

Nonostante il carico di lavoro sia rimasto inalterato, anzi pienamente nei parametri voluti dalla direzione aziendale, la complessità della casistica non veniva considerata più soddisfacente dal chirurgo che aveva alle spalle anni di interventi molto complessi: « Io ritengo che l’ospedale di Luino, per essere attrattivo, dovrebbe puntare sulla qualità, su nicchie di vera eccellenza. In questo modo i professionisti sarebbero interessati a venire, per crescere. Credo che, attualmente, la sua sia un’offerta interessante tra gli specializzandi in formazione».

Il clima pesante, la distanza da casa e la routine chirurgica hanno spinto il dottor Lauro a cercare un’alternativa: « Oggi sono all’ospedale di Garbagnate, nell’Asst Rhodense, e sono nell’equipe di chirurgia epatica. Un impegno decisamente gratificante. Mi hanno chiamato grazie ai 10 anni al Policlinico nella divisione dei trapianti di fegato e per i 5 anni a Londra. Il clima, poi è stimolante e sinergico, dove ci si sente apprezzati e spronati a fare sempre meglio. E poi sono a un passo da casa…».

Per il Confalonieri è stata une perdita importante: gli specialisti vanno dove trovano occasioni di crescita e una buona qualità della vita. Se qualcosa manca, l’attrattiva ne risente. Se poi mancano entrambe, il rischio è di perdere i professionisti.

Alessandra Toni
alessandra.toni@varesenews.it
Sono una redattrice anziana, protagonista della grande crescita di questa testata. La nostra forza sono i lettori a cui chiediamo un patto di alleanza per continuare a crescere insieme.
Pubblicato il 14 Agosto 2023
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