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Il “missile di Borgomanero”: Marco Ruga è Campione del mondo di bici semicarenate

A Lustenau, tra Svizzera e Austria, si è tenuto il campionato mondiale di veicoli a propulsione umana. L'ingegnere di Borgomanero ha ottenuto un primo e secondo posto in due prove, conquistando il titolo. È il primo italiano a riuscirci

Marco Ruga

Sembrano veicoli un po’ futuristici, ma sono biciclette, spinte dalla sola forza dell’uomo. A Lustenau, in Austria, si sono “dati battaglia” tanti ciclisti-sperimentatori europei e Marco Ruga – 49enne di Borgomanero, si è laureato Campione del Mondo nella categoria PF, le bici parzialmente carenate (partially fairing).

Ruga sperimenta da tempo con questi veicoli, ne avevamo scritto alcuni anni fa per un prototipo realizzato a Gallarate.
A Lustenau Ruga – che è ingegnere e lavora alla Caleffi. di Fontaneto d’Agogna – si è presentato una bici reclinata dotata di carenatura posteriore, interamente progettata e realizzata da lui, mentre la maggior parte dei partecipanti usano mezzi prodotti in piccola serie ma comunque non artigianali, prodotti da specialisti del settore.

Il campionato mondiale ufficialmente si chiama “HPV human powered vehicles” e si è disputato dall’11 al 13 agosto in una zona a cavallo tra Svizzera e Austria.
Le categorie prevedono la partecipazione di mezzi che possono andare dalla classica bicicletta da corsa ai mezzi più particolari ma pur sempre mossi dalla forza muscolare. La grande differenza con i mezzi tradizionali sta nel fatto che il regolamento è libero,con una grande varietà di mezzi. I club più numerosi sono quelli francesi, inglesi, tedeschi, olandesi, quindi normalmente Europei ma partecipano nazioni da tutto il mondo. Ad esempio a questi mondiali austro-svizzeri hanno partecipato anche Australiani e Neozelandesi mentre ci sono state diverse partecipazioni in passato di Americani. Si tratta quindi di un vero e proprio campionato del mondo.

Le competizioni constano normalmente su alcune prove, divise in un weekend di gara, di solito su tre giorni. Questa edizione ad esempio si è disputata tra Austria e Svizzera (Lustenau, in Austria è stata scelta come sede principale) e le gare si sono divise in una cronoscalata di 4 km con 300m di dislivello il venerdì, su territorio Svizzero, a St.Margrethen; una serie di prove “sprint” il sabato, a Lustenau, su una ciclabile lungo il Reno (1000 m da fermo, 200m lanciati e 4000 m da fermo) e per ultima una classica prova in linea di tutti i concorrenti, sui 100 km e su un percorso chiuso sempre nella zona di Lustenau.

I concorrenti iscritti sono stati 108 provenienti da 13 nazioni, divisi in tre categorie principali: veicoli senza carenatura (la classica bici reclinata ma hanno anche partecipato altre tipologie di biciclette), veicoli parzialmente carenati (normalmente dotati di una coda posteriore aerodinamica) e completamente carenati (il velomobile, veicolo a tre ruote completamente chiuso).

Marco Ruga

Ruga aveva già partecipato a un mondiale nell’anno 2019, disputato a Nandax (Francia), classificandosi quarto della sua categoria (bicicletta scarenata) e undicesimo assoluto ma in questa seconda partecipazione ha deciso di cambiare categoria, optando per un mezzo più performante nelle prove ad alta velocità.

La classifica somma i risultati delle prove singole e quest’anno Marco Ruga, avendo ottenuto una vittoria nella gara in salita e un secondo posto in quella in linea della 100 km, oltre a ottimi piazzamenti nelle rimanenti prove, si è classificato al primo posto, ottenendo il titolo di Campione del Mondo nella categoria parzialmente carenate), relegando sui gradini più bassi del podio due ex iridati. Come classifica assoluta, si è piazzato ventunesimo posto. È la prima volta che un italiano ottiene un titolo mondiale in questa specialità (in gara c’erano anche un’altra mezza dozzina di italiani, tra uomini e donne).

Generico 14 Aug 2023

Nella prova dei 200 metri lanciati, Ruga ha fatto rilevare una velocità di 62 km orari. Ma il più veloce velomobile – nella categoria dei completamente carenati che ha maggiore efficienza aerodinamica – ha raggiunto gli 80 km/h.

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it
Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare.
Pubblicato il 22 Agosto 2023
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