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Il Lago Maggiore cresce di 130 centimetri in 48 ore. E si riempie di legna

I temporali delle scorse ore hanno riempito il Lago Maggiore che è tornato al di sopra della media del periodo. Ma con le piogge sono finite nel lago anche tonnellate di legna che ora andrà rimossa

Se domenica mattina all’alba qualcuno avesse deciso di mettersi in piedi sul bagnasciuga di una qualsiasi spiaggia del Lago Maggiore ora probabilmente si starebbe domandando se non avesse fatto meglio a portarsi dietro anche un boccaglio per sicurezza. Questo perchè la violentissima perturbazione che si è appena congedata ha scaricato un’ingentissima quantità di acqua che ha riportato il Verbano molto in alto.

Alle 7 del mattino di domenica 27 il livello del lago era a 25 centimetri sotto lo zero idrometrico. Poi nel bacino hanno iniziato a confluire le acque dei temporali della notte e il livello è andato sempre più su. Tuono dopo tuono l’acqua è salita fino a toccare martedì mattina la quota dei 105 centimetri sopra lo zero.

Un recupero quindi di un metro e 30 centimetri che ha riportato il Verbano indietro fino alla fine di giugno, quando il bacino si era ingrossato grazie ai continui temporali primaverili con milioni di metri cubi di acqua che si sono rivelati fondamentali per l’irrigazione della stagione estiva. Ora il lago è anche al di sopra del livello medio del periodo che  lo vedrebbe a circa mezzo metro sopra lo zero.

Un aumento di livello che è dovuto a due fattori. Il primo e più ovvio è l’enorme quantità di acqua che è caduta dal cielo. I tanti millimetri di pioggia sono confluiti sotto forma di migliaia di metri cubi d’acqua al secondo nel lago. Il picco si è registrato alle 16.30 di lunedì quando la rete di sensori ha calcolato un ingresso di oltre 2.500 metri cubi di acqua ogni secondo. Una quantità di acqua che, per intenderci, è la capacità di una piscina olimpionica. Una piscina olimpionica riempita ogni secondo, per quasi 24 ore.

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L’altro elemento è lo scarico del lago, la diga della Miorina a Sesto Calende. Lo sbarramento che regola l’acqua in uscita dal Verbano e contemporaneamente quella in ingresso del Ticino è stato a lungo quasi serrato, erogando nel fiume azzurro solo 86 metri cubi di acqua al secondo. Poi, man mano che il lago è uscito dalla situazione di carenza idrica delle ultime settimane l’acqua in uscita è aumentata fino a toccare martedì mattina i 434 metri cubi al secondo. Un innalzamento del livello che permette di concludere la stagione agricola senza preoccupazioni. Non bisogna infatti dimenticare che a metà agosto, mentre il livello del lago andava sempre più giù, si è consumata un’inedita guerra per l’acqua tra gli interessi degli agricoltori e il settore turistico.

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L’effetto collaterale di un ingresso così violento di acqua nel lago è ciò che già da ieri si vede sulle coste e nei porti: la legna. I fiumi che si sono ingrossati hanno raccolto grandi quantità di tronchi e rami che adesso galleggiano nel bacino. E per rimuoverli ora ci vorranno settimane.

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Marco Corso
marco.corso@varesenews.it
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Pubblicato il 29 Agosto 2023
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