Tenta di lanciarsi nel vuoto a Sangiano ma i carabinieri lo salvano appena in tempo
La rapidità dei soccorsi ha permesso di fermare appena in tempo un 68enne ubriaco che domenica aveva raggiunto le alture del “Picuz“
Ubriaco e con intenti suicidi: l’hanno notato una coppia di escursionisti che hanno dato l’allarme domenica scorsa al “Picuz“ di Sangiano, e che grazie alla loro segnalazione hanno eprmesso ai carabinieri di accorrere sul posto per salvare la vita all’uomo.
Il pensionato, 68 anni, residente in provincia, in preda verosimilmente ad una crisi depressiva per problematiche personali, a causa della quale aveva assunto sostanze alcoliche in maniera smodata, ha deciso di porre in essere un gesto estremo, con l’intenzione cioè di lanciarsi nel vuoto dalla “balconata” panoramica del “Picuz” di Sangiano, un affaccio mozzafiato su uno scenario tanto bello quanto pericoloso perché privo di protezioni architettoniche ed a strapiombo su un alto dirupo al termine di un tratto di sentiero escursionistico.
Le intenzioni manifeste non sono passate inosservate ad una coppia di coniugi escursionisti che hanno immediatamente e concitatamente allertato il 112 su quanto stava accadendo. Nell’immediatezza, il marito ha bloccato con la forza e trattenuto l’uomo che tentava di raggiungere il ciglio dell’affaccio panoramico, mentre la moglie si è posta accortamente sulla strada comunale del “Picuz”, a circa 300 metri, in attesa dei soccorsi che aveva allertato, per poterli veicolare velocemente sul percorso corretto nella fitta boscaglia.
La Centrale Operativa della Compagnia di Luino, ricevuta la richiesta di soccorso, ha dirottato con la massima urgenza una pattuglia del Radiomobile verso l’area segnalata, fornendo contestualmente anche delle precise coordinate gps all’equipaggio attraverso il sistema cartografico di bordo. L’ottima conoscenza del territorio da parte dell’operatore delle trasmissioni, che ha colto immediatamente ogni elemento e informazione essenziale su posizione e dinamica in corso e la sinergica rapidità dell’equipaggio a bordo della “Giulietta”, hanno permesso di raggiungere in una manciata di minuti il luogo indicato. Proprio in quei concitati momenti, il 35enne intervenuto, soccorritore per necessità, stremato, ha visto sfuggirgli il pensionato, che, sempre più in delirio si è proiettato verso il ciglio del dirupo. In quel preciso momento, i militari, dopo una frettolosa corsa nel bosco, sono giunti al cospetto dell’uomo sul quale si sono lanciati, intercettandolo appena in tempo, prima del salto nel vuoto e la sicura morte. Il 68 enne è stato così immobilizzato a terra, ancora in preda alle deliranti resistenze orientate all’insano gesto, in attesa dei soccorsi medici del 118, intervenuti a stretto giro, che hanno condotto l’uomo in Ospedale per le cure del caso.
«Lo slancio altruistico della coppia di escursionisti e l’efficace lavoro di squadra e di perfetta sinergia dei militari operanti, giunti con elevato tempismo, hanno permesso quindi nella circostanza di salvare il pover’uomo da morte certa, anche a rischio della stessa incolumità propria», commentano dal comando provinciale dell’Arma di Varese.
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