Gli ambulanti di Sesto Calende nello sconforto: “Il mercato desolato”
La lettera aperta di Davide Grazioli, rappresentante del "nucleo ambulanti", accende sui social un dibattito con il capogruppo di maggioranza Marco Colombo. L'ex sindaco intanto annuncia che il progetto per il ritorno del mercato in centro è pronto
A distanza oramai di un anno dalla consultazione che ha visto i cittadini di Sesto Calende chiamati a scegliere la posizione definitiva del mercato settimanale, i banchi sono ancora in attesa di ritornare in centro con un nuovo progetto in grado di accoglier loro lungo il Ticino.
Il “limbo” del mercato mette in preoccupazione gli ambulanti, «spazientiti e abbandonati» dall’amministrazione comunale, che lo scorso maggio aveva indicato la fine dell’estate come finestra per la presentazione del nuovo progetto del mercato in centro.
LA VICENDA IN BREVE
Ricapitolando in breve una vicenda su cui è stato scritto molto nell’arco di tre anni e mezzo: nel maggio 2020, in piena emergenza sanitaria, la giunta comunale decise di spostare il mercato in Viale Capricciosa e Viale Lombardia per motivi di sicurezza dovuti al covid e garantirne lo svolgimento anche nella complicata estate del 2020, quella delle mascherine. Fin dal principio l’amministrazione comunale, in particolare l’assessore al commercio e vicesindaco Edoardo Favaron, definì «provvisorio» il “nuovo” mercato nell’area tra l’Abbazia, il cimitero e il campo sportivo: ai cittadini sestesi (non ai mercatanti né alla giunta) infatti sarebbe spettata la scelta, finita la pandemia, se confermare la posizione “temporanea” oppure il ritorno in centro, seppur con regole diverse e un minor numero di stalli alla luce dei problemi di sicurezza emersi durante l’emergenza.
Terminato definitivamente lo stato di emergenza nella primavera del 2022, nel corso del quale non sono mancati lettere e proteste da parte dei mercanti, sondaggi da parte delle minoranze e diverse interpellanze in consiglio comunale (le cui “risposte” portarono inoltre a due denunce per diffamazione, perse dagli ambulanti, nei confronti del capogruppo di maggioranza Marco Colombo), nel novembre 2022 si svolse quello che in città molti chiamarono impropriamente “referendum”: stravinse, con più del 82% dei voti a favore, il ritorno in centro, anche se l’affluenza (16,05%) non raggiunse il quorum fissato al 30% (i sedicenni avevano diritto il voto, ndr). La maggioranza, che a differenza delle opposizioni, favorevoli al centro, aveva dato ai suoi membri libertà di voto, prese comunque atto degli esiti degli scrutini deliberando l’indomani delle votazioni per il ritorno dei banchi in centro, ma, come scritto sopra, soltanto dopo lo studio di un nuovo progetto per il mercato sul lungofiume.
A maggio dello stesso anno il nuovo progetto fu annunciato per la fine dell’estate, con l’arrivo di ottobre ancora non è stato presentato né ai diretti interessati né ai cittadini.
“IL MERCATO DESOLATO”
Nella sera di domenica primo ottobre sui principali gruppi Facebook legati alla città compare un lungo post firmato da uno dei principali esponenti del nucleo ambulanti sestesi, Davide Grazioli, che riaccende la questione:
«Non solo la scadenza data dal vicesindaco e la giunta non è stata rispettata ma per l’ennesima volta siamo stati completamente ignorati, dimenticati, come se il nostro “problema” (ma anche di molti avventori del mercato) non esistesse. Non un avviso, non una parola, non un “guardate abbiamo dei problemi e il progetto tarderà di qualche settimana”, niente: un silenzio che però lascia intendere molto più di mille parole».
«Cosi dopo un referendum, diverse consultazioni, proteste, promesse mai mantenute ci apprestiamo quasi sicuramente (la speranza è di essere smentiti il prima possibile) ad un altro inverno con un mercato provvisorio, in un luogo non consono e poco appetibile commercialmente, con tutti i problemi che abbiamo evidenziato più e più volte».
La situazione descritta dal nucleo ambulanti vede ad oggi «colleghi che continuano a frequentare il mercato lavorando spesso in perdita solamente per mantenere la piazzola in vista di quello che sembrava essere un rapido ritorno del mercato in centro. (Vorrei sottolineare quanto anche sola una piccola perdita economica prolungata per così tanto tempo possa diventare significativa)».
“La pazienza si sta esaurendo”
«La pazienza ormai si sta esaurendo», sintetizza così Grazioli la frustrazione manifestata nel corso di questi anni, indirizzando poi le sue parole direttamente all’amministrazione in una vera e propria “lettera aperta”.
«Abbiamo subìto fin troppo e questo totale disinteresse, questa totale assenza di comunicazione e di mediazione da parte di questa Giunta non è più tollerabile; si sono nascosti dietro alla “scusa” della sicurezza per poi abbandonarci per tre anni in un luogo non idoneo per un mercato, con servizi igienici insufficienti e con la principale strada di collegamento che ha e avrà bisogno di manutenzioni che renderanno ancor più difficile l’arrivo della clientela».
“Del mercato non vi interessa niente”
«La verità ormai non si può nascondere ed è ben chiara a tutti: del mercato non vi interessa niente. Solamente con un minimo di sforzo in tre anni un Comune come quello di Sesto Calende – affidatosi peraltro anche a società esterne – avrebbe sicuramente partorito senza troppe difficoltà un progetto per il mercato, magari, come chiediamo da tempo, anche con il nostro aiuto».
«È ora di parlare chiaro. Diteci se, come giunta, prenderete finalmente e seriamente una posizione sulla sorte del mercato trovando una soluzione per evitarci un altro inverno in quella steppa gelida o se invece non avete la minima intenzione di rispettare la volontà nostra e dei Sestesi di riportare il mercato in centro. Sappiamo che la politica spesso si interseca con queste vicende, volete forse passare la “patata bollente” alla prossima amministrazione, visto che le elezioni saranno la prossima primavera? Onestamente però questo a noi non interessa, vogliamo solo rispetto e chiarezza, sempre mancati fino ad oggi».
COLOMBO: “IL PROGETTO È PRONTO, LA VOSTRA È UNA CAMPAGNA D’ODIO PER FINI POLITICI”
Alla lettera aperta di Grazioli si sono subito susseguite via social le risposte del sopra-citato Marco Colombo, ex sindaco e attuale capogruppo di maggioranza. Per il rappresentante sestese della Lega, da sempre apertamente favorevole al mercato in Viale Lombardia, le parole sarebbero a titolo personale, non rappresenterebbero quelle di tutti gli altri ambulanti, anzi in realtà sarebbero «una campagna d’odio contro la città per fini politici». Ma, cosa forse più importante per cittadinanza e lavoratori del settore, secondo Colombo il progetto del mercato sarà presentato «prestissimo».
«Abbiate il coraggio di mettere nomi e cognomi del “nucleo ambulanti” perché ci sono tantissimi ambulanti che invece vogliono rimanere in quel inferno come lo descrivete voi». commenta Colombo. (tutte le volte che in questi anni ci siamo recati al mercato per sentire e dare voce alla categoria, tutti gli ambulanti che aderivano alle proteste, tra cui il boicottaggio del mercato nel giorno di riapertura post “fase 1”, hanno sempre indicato Grazioli come uno dei due referenti e come portavoce, ndr.)
“I Nemici di Sesto”
«Il progetto è pronto e penso che l’assessore Favaron lo presenterà prestissimo. Ma tanto a voi non andrà bene – continua Colombo per poi etichettare Grazioli nel novero dei “Nemici di Sesto”, ovvero tutte quelle persone che secondo l’ex sindaco utilizzano i social network per “parlare male” e “far emergere solo il brutto della città”, al pari delle opposizioni del consiglio comunale.
«State solo facendo una campagna d’odio contro Sesto e contro l’amministrazione comunale per fini politici. Siete insieme ai vostri amichetti sinistri (Insieme per Sesto e Sesto2030, ndr.) dei Nemici di Sesto. Ho vinto anche la seconda causa di diffamazione che mi avete fatto, me lo hanno notificato questa settimana».
LE OPPOSIZIONI: “CHI FA IL MERCATO A SESTO È AMICO DELLA CITTÀ”
Chiamate in causa, ma senza esser nominate direttamente, a questo punto le opposizioni intervengono nuovamente sulla questione, schierandosi dalla parte di Grazioli e contro l’atteggiamento tout court e “di petto” di Colombo.
«Spiace che il capogruppo Colombo intervenga sui social spesso con piglio da stadio più che da politico, denotando nervosismo e scarsa condotta istituzionale – commenta Giorgio Circosta di Sesto2030, facendo riferimento alle recenti polemiche sulla Torre Colombo -. Sono tre anni che il mercato di Sesto Calende aspetta una collocazione definitiva ed è legittimo che gli ambulanti siano irritati dall’attesa, senza trascurare le ripercussioni che lo spostamento ha avuto sulle attività commerciali del centro. Non si può tenere nel limbo un pezzo di storia di Sesto Calende, non può essere questo l’atteggiamento di chi dice di avere a cuore la città».
«È grottesco che Colombo parli di “Nemici di Sesto” nel momento in cui i suoi atti, i suoi modi, le sue parole non fanno altro che spingere al livello sempre più basso e inascoltabile il confronto civico nella nostra Sesto» aggiunge poi Insieme per Sesto, che appena una settimana fa si è scontrata in maniera animata in consiglio comunale proprio con Colombo.
«Oltretutto Colombo dice una falsità, poiché è evidente che chi viene a fare il mercato a Sesto è amico di Sesto, non certo nemico – conclude Insieme per Sesto -. La vicenda del trasferimento “provvisorio” è stata una dura prova che ha decimato le presenze dei banchi e dietro ogni banco ci sono famiglie, persone che si alzano la mattina presto, o la notte, per offrire un servizio. Troviamo più che legittimo che i loro portavoce esprimano il pensiero della maggioranza e parlino della preoccupazione di passare un altro inverno di disagi».
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