La tragedia della diga del Vajont rivive in 150 teatri e piazze d’Italia
L'iniziativa è stata lanciata da Marco Paolini a 60 anni dalla tragedia e 30 dalla prima messa in scena dello spettacolo che è diventato anche un podcast a cura di Chora Media. Allo Strehler mostra e spettacolo
Sono trascorsi 60 anni dalla tragedia della diga del Vajont: il 9 ottobre 1963, alle 22.39, 270 milioni di metri cubi di roccia si staccarono dal monte Toc precipitando nel sottostante invaso del Vajont: si sollevano tre enormi onde, di cui una, precipitando verso Longarone, devasta ogni cosa e provoca 1.910 vittime.
Una tragedia annunciata: la diga era stata costruita in un’area con gravi problemi geologici nonostante la consapevolezza dei rischi e nel silenzio delle autorità di controllo.
In questi anni quel tragico episodio è stata raccontato in diversi modi. Il primo a farlo su un palcoscenico teatrale però fu Marco Paolini che a trent’anni dalla prima messa in scena dello spettacolo “Il racconto del Vajont” ha lanciato una azione corale di teatro civile, coinvolgendo piazze e teatri di tutta Italia.
L’ha chiamata “VajontS 23: un racconto corale” e coinvolge in contemporanea oltre 130 teatri in Italia e in Europa. Grandi attori e allievi delle scuole di teatro, teatri stabili e compagnie di teatro di ricerca, musicisti e danzatori, maestranze, personale dei teatri, e spettatori arruolati come lettori si riuniranno nei posti più diversi dallo Strehler di Milano ai piccoli teatri di provincia, ai luoghi non specificamente deputati al teatro come scuole e centrali dell’acqua, e ciascuno realizzerà un proprio allestimento di VajontS sulla base delle peculiarità del suo territorio. E poi, tutti si fermeranno alle 22.39, l’ora in cui la montagna è franata nella diga.
L’obiettivo è un’azione di teatro civile che affronti la sfida della crisi climatica. L’acqua e la tragedia del Vajont diventano un punto di partenza per avviare «pratiche di prevenzione civile». Trent’anni fa Il racconto del Vajont era la voce e il corpo di Marco Paolini. Oggi è la voce di tutti. – Trova lo spettacolo più vicino a te
Lo spettacolo “Il racconto del Vajont”, andato in scena per la prima volta trent’anni fa, oggi torna più attuale che mai e in due occasioni speciali. Marco Paoli lo riporterà in scena allo Strehler di Milano per una sola eccezionale serata, sold out da tempo.
E ancora. Quello spettacolo per la prima volta diventa anche un podcast a cura di Chora Media e si potrà ascoltare su tutte le piattaforme a partire dalle 22:39 del 9 ottobre 2023, a sessant’anni esatti dalla tragedia. Ad annunciarlo è lo stesso Marco Paolini nell’intervista raccolta da Mario Calabresi nel podcast “Altre Storie”, già ascoltabile, dove spiega come è nata la necessità di raccontare quella tragedia di cui tutti sembrano essersi dimenticati.
Sempre questa sera, allo Strehler di Milano verrà inaugurata la mostra fotografica Vajont, per non dimenticare, a cura della Pro Loco Longarone, organizzata dalla Famiglia Milanese Associazione Bellunesi nel Mondo.
Un excursus storico che racconta, attraverso immagini d’epoca, la Longarone agli inizi del ‘900, la progettazione, costruzione, realizzazione della Diga del Vajont, il disastro del 9 ottobre 1963, le opere di soccorso, la ricostruzione urbanistica, la fase processuale e la ricostruzione della cittadina attuale.
La mostra è visitabile, a ingresso libero, in occasione degli spettacoli, fino al 16 ottobre, giornata nella quale Marco Paolini riporta in scena, per una sola eccezionale serata, lo storico Il racconto del Vajont (sold out).
Il ricordo della tragedia del Vajont a Festival Glocal
A Glocal, il festival del giornalismo organizzato da VareseNews ricordiamo la tragedia del Vajont con un appuntamento al Teatro di Varese. Il 10 novembre lo spettacolo “Il Vajont di tutti, riflessi di speranza”, una pièce teatrale scritta, diretta e interpretata da Andrea Ortis, autore, attore e regista friulano. Attraverso l’arte, Ortis riporta alla luce le emozioni, i dolori e le speranze di coloro che hanno vissuto quella terribile notte, offrendo al pubblico una prospettiva intima e toccante sulla tragedia. – Aperte le prevendite dello spettacolo
Come sottolinea Marco Paolini, quella tragedia oggi non serve solo a ricordare ma anche a riflettere sul presente e sul futuro. Affrontiamo il tema del cambiamento climatico nell’incontro in programma il 9 novembre e dal titolo: “Indagare la crisi climatica: strumenti di inchiesta ambientale per una visione dal globale al locale“.
Scopri tutto il programma di Glocal, il festival del giornalismo in programma dal2 al 12 novembre.
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