Lorenzo e la passione per l’agricoltura che diventa impresa a Monvalle
Lorenzo Zanardini gestisce un'azienda agricola che vende prodotti a chilometro zero. Un progetto nato grazie alla passione per il lavoro nei campi trasmessa dal nonno Stefano
Lorenzo Zanardini è un giovane che ha deciso di seguire il suo sogno e aprire un’azienda agricola che vende prodotti a chilometro zero. La ditta si chiama Lo Stelo, si trova a Monvalle ed è nata nel 2022, anno in cui Lorenzo ha deciso di dedicarsi interamente alla sua passione.
Una passione, quella dell’agricoltura, che Lorenzo nutre fin da bambino grazie anche a suo nonno Stefano. «Mio nonno – racconta Lorenzo – ha lavorato tutta la vita nel settore dell’allevamento. Aveva una ditta di bestiame e mi ha trasmesso l’amore per l’agricoltura fin da bambino. Ho frequentato la scuola di agraria a Lesa, e dopo aver trascorso un anno sabbatico passato a lavorare insieme a mio nonno, ho fatto il giardiniere in un’azienda di Malgesso per cinque anni. Alla fine, però, ho capito che la mia strada era un’altra. Ho deciso quindi di trovare un campo, comprare il mio primo trattore e aprire la mia azienda agricola».
Sono tante le cose da fare per mandare avanti un’azienda agricola, ancora di più se si fa tutto da soli, come nel caso di Lorenzo. «Ho cominciato – spiega Lorenzo – con la coltivazione degli ortaggi, la vendita di legna da ardere e la produzione di fieno. Di recente ho avviato la coltivazione dello zafferano, piantando 10.000 bulbi che a breve saranno pronti per la raccolta. Mi occupo inoltre della vendita dei prodotti e del rapporto coi clienti. La mia famiglia mi ha sempre sostenuto in questo progetto, in particolare mia madre; mio padre, che mi aiuta dopo il turno in fabbrica e mia sorella, che mi affianca nella gestione dei social».
Ma non ci improvvisa agricoltori da un giorno all’altro. Per gestire un’azienda agricola sono necessari impegno e tante competenze diverse. «Bisogna stare sul pezzo – afferma Lorenzo –. Non ci si può affidare solo alla propria esperienza, ma serve tenersi sempre aggiornati. Quando ho deciso di avviare la produzione di zafferano, per esempio, ho dovuto seguire corsi di formazione costosi per conoscere le tecniche di coltivazione corrette. È poi importantissimo diversificare. Spesso vedo agricoltori specializzarsi in una sola coltivazione. In un lavoro influenzato da così tanti fattori, dipendere da un solo prodotto è molto rischioso. Inoltre, è necessario sapere anche come relazionarsi con il cliente ed essere preparati per rispondere alle domande sulle qualità dei propri prodotti».
Negli ultimi anni, per gli agricoltori è cambiato anche il modo di vendere i propri prodotti, e Lorenzo ha dovuto imparare a utilizzare gli strumenti digitali e i social per raggiungere nuovi clienti. «Prima di aprire l’azienda – racconta Lorenzo – non mi ero mai interessato ai telefoni e ai social. Poi, ad un certo punto, abbiamo provato ad aprire le pagine Facebook e Instagram dell’azienda e a condividere le foto degli ortaggi. Abbiamo visto subito che i nostri post piacevano e che venivano condivisi spesso. Poco dopo hanno cominciato ad arrivare i primi clienti raggiunti online, alcuni anche provenienti da lontano».
«Farsi conoscere dalle persone delle comunità vicine alla mia azienda – racconta Lorenzo – è stato più difficile. Offrire però la possibilità di acquistare ortaggi a chilometro zero, coltivati senza l’uso di pesticidi o diserbanti, è un valore importante e molti lo apprezzano. Ho inoltre fondato l’associazione Farm (Fiera Agricoltura rurale Monvalle), che ogni anno organizza la Fiera dell’agricoltura insieme alle altre associazioni del paese: due giorni tra degustazioni, mercatini, esposizioni di animali e mezzi agricoli e giochi».
Una foto della Fiera dell’agricoltura di Monvalle«Il mio consiglio per chiunque voglia intraprendere questa professione – conclude Lorenzo – è quello di crederci fino in fondo. Ho avviato l’azienda un anno e mezzo fa. Ci sono stati momenti difficili, ma è importante non arrendersi e affrontarli con caparbietà. Oggi sono contento di essere riuscito a realizzare tutto quello che mi ero promesso all’inizio di questo percorso».
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