Angera approva dup e bilancio di previsione, al centro del consiglio comunale le due principali piazze
La nuova amministrazione targata Allea traccia un bilancio dei primi sei mesi di governo e si proietta sui progetti nel prossimo triennio. Le opposizioni per la prima volta si uniscono: "Discrasia tra l'aggiornamento del DUP e le spese in conto capitale"
«Per la prima volta dopo anni Angera consegna il bilancio prima del 31 dicembre» con queste parole, accolte dagli applausi, il sindaco Marcella Androni ha concluso lo scorso giovedì 28 dicembre l’ultimo consiglio comunale cittadino del 2023.
A distanza di un anno esatto dalla crisi di maggioranza che portò alla fine anticipata del mandato Molgora (e alle elezioni che avrebbero visto proprio la lista Allea di Androni uscire vincitori), la nuova giunta è stata infatti chiamata a illustrare il bilancio di previsione e il DUP, ovvero il “documento contabile” e il documento unico di programmazione con cui la nuova amministrazione comunale intende realizzare i propri progetti nel triennio (2024/25/26).
«Dopo aver approvato la sezione strategica l’approvazione in consiglio comunale serve per procedere con quella operativa – ha commentato in consiglio l’assessore Giacomo Baranzini -. La sezione operativa è la spiegazione di come l’amministrazione intende dare corpo e realizzare le idee. Accanto alle azioni abbiamo indicato le fonti di finanziamento (risorse di bilancio, economiche, bandi e contributi) previste ad oggi, questo perché il DUP, che è un documento flessibile e modificabile, deve trovare collegamento al bilancio comunale. Inoltre, stiamo pensando di redigere un documento di sintesi del DUP, che possa essere più chiaro ai cittadini e fare da traccia per seguire l’azione dell’amministrazione».
Il DUP targato Allea si presenta molto ambizioso come, per l’appunto – in attesa del primo bilancio adesso approvato – già era stato illustrato e sviscerato nel dettaglio da assessori e consiglieri di maggioranza lo scorso agosto, quando si parlò anche di tassa di soggiorno. Tre i livelli operativi su cui si articola il piano della maggioranza: “un’Angera sostenibile, un’Angera solidale e, infine, un’Angera audace”.
«Il criterio della prudenza è quello che ha ispirato il primo bilancio di previsione – ha sottolineato poi l’assessore esterno Giorgio Tosi, utilizzando la celebre metafora del “buon padre di famiglia” e, al tempo stesso tornando sulla situazione eredita dalla nuova giunta -. A un semestre dal suo insediamento, l’amministrazione ha dovuto affrontare le problematiche lasciate in sospeso dalla precedente amministrazione, in particolare le opere pubbliche messe in cantiere ma non del tutto ultimate e quelle che interessano gli uffici della ragioneria comunale. Sul fronte delle “entrate”, confermate aliquote Iperf e Imu, la giunta comunale ha deliberato di affidare a una società esterna il recupero delle imposte non pagate, oltre alla revisione delle tariffe comunali, alcune delle quali fermi da vent’anni, per recuperare parte dell’inflazione. Per quanto riguarda invece la “spesa” i dati indicativi sono due: una sensibile diminuzione delle spese correnti e di quelle in conto capitali».
I DUBBI DELLE OPPOSIZIONI E I PROGETTI PER LE PIAZZE ANGERESI
Un consiglio, dunque, prevalentemente tecnico-economica (non per questo privo di risvolti politici) su temi analizzati nel dettaglio dalle commissioni consigliari. Anche se i punti cardini all’ordine del giorno sono in realtà scalati in fondo all’ordine del giorno (n.12 e n.13) per dare spazio alle cinque interpellanze formulate dalle minoranza (Angera per Tutti, A come Angera e Città Futura) e una invece presentata dal capogruppo di Allea Forni.
Dopo gli iniziali dissapori della campagna elettorale e delle prime sedute della nuova legislatura, per la prima volta le tre liste d’opposizione si mostrano tuttavia concordi nel voto contrario (approvato dalla maggioranza, ndr.) ai due punti proposti dell’amministrazione angerese. Dal punto di vista politico, “l‘opposizione collaborativa” tra le opposizioni è di per sé già una notizia, se tenuto conto di quanto era stato dichiarato l’indomani del voto alle urne, per esempio dal capogruppo di A come Angera ed ex vicesindaco Marco Brovelli, che ad agosto votò contro la surroga di Storari al posto del dimissionario candidato sindaco Antonio Campagnuolo («opposizione solitaria» così diceva ancor prima Brovelli lo scorso maggio).
«Molti dei progetti e delle idee manifestate alla cittadinanza che hanno determinato la vittoria del predetto gruppo politico, rimangono sostanzialmente dichiarazioni di intenti, di desiderata che all’atto pratico non trovano una reale concretizzazione – commentano l’indomani dunque con un comunicato congiunto Alice Quadri, Alfio Storari (Angera per Tutti), Marco Brovelli (A come Angera) e Nevio Menegat (Città Futura) – Lo schema di bilancio sottoposto all’approvazione ha rilevato l’evidente discrasia tra la nota di aggiornamento del DUP e le spese in conto capitale che, per stessa ammissione dell’assessore al bilancio, sono in regressione nel triennio 2024-2026».
«Spiace inoltre dover rilevare che la nota integrativa al bilancio, nonostante i rilievi indicati nella commissione finanziaria, sia rimasta carente e incompleta. Un’occasione persa non per le sole minoranze ma per tutta la Comunità» concludono poi le opposizioni, ritornando su un punto fatto emergere da Brovelli durante la seduta.
In consiglio, il primo a sollevare dei dubbi e affrontare la questione è stato invece Alfio Storari di Angera per Tutti: «Da oggi il vostro compie un passaggio importante, da progetto a impegno verso i cittadini. Nel vostro DUP si trovano ben 74 punti in 3 anni, ovvero 2 punti al mese. Ben 40 riguardano la sostenibilità e sono molto impegnativi, 25 al capitolo “solidale” e 9 a quello “audace”, capitolo in cui troviamo pochi punti di dialogo con i commercianti, che meriterebbero qualcosa di più, una progettualità urbanistica (il riferimento è alla Piazza Parrocchiale e Piazza Garibaldi). L’80% della parte di “sostenibilità” raccoglie fondi dal bilancio, mentre le altre due il 50%. Questo per noi significa che le risorse sono fortemente gravanti sull’amministrazione comunale, il “carico è veramente forte” e comporta una quasi impossibilità a poter coprire tutto».
«Ai commercianti abbiamo già fatto delle prime proposte – risponde Baranzini per quanto riguarda l’aspetto pragmatico della questione -. Proposte che non abbiamo ancora raccontato perché vorremmo che fossero costruite insieme. In questo momento Piazza Garibaldi da un punto di vista urbanistico non si può considerare tale, mentre Piazza Parrocchiale, che non è del tutto uno spazio comunale, ha bisogno di una nuova lettura, e nel DUP sono inserite per i due anni successivi».
«In campagna elettorale abbiamo messo tante progettualità (studio parcheggi, viabilità, del verde e dell’arredo urbano) che non posso essere fatte singolarmente – aggiunge invece l’assessore ai lavori pubblici Simona Piscia -. Quello che vogliamo è attuare un piano urbanistico, che guarda alle due piazze nella complessità. Tutti gli elementi che verranno progettati avranno un elemento comune. L’aver rimandato la realizzazione delle piazze è proprio perché prima serve un piano di fattibilità generale».
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