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Gli angeresi Michele De Lucchi e Fabio Falcetta in mostra alla Milano Design Week

La collaborazione e l'amicizia tra il celebre architetto e il fashion designer al centro di un'esposizione a Palazzo Kiton. L'evento è in programma dal 15 al 21 aprile

michele de lucchi fabio falcetta

Più di una collaborazione, una vera e propria storia di amicizia: è questo il legame tra Michele De Lucchi e Fabio Falcetta che quest’anno segna 30 anni di storia nel mondo della moda, del design e dell’architettura.

La mostra allestita a Palazzo Kiton, in via Pontaccio nel cuore di Brera, racconta un’amicizia nata (anche) grazie ad uno stand in un “dialogo” tra architettura, design e stili di vita. La retrospettiva ripercorre le tappe chiave delle rispettive produzioni connettendo tra loro una selezione di pezzi iconici: capi e oggetti capaci di irrompere con la loro forza estetica e funzionale nel nostro uso quotidiano. Erano gli anni ‘90, Firenze si stava affermando come “polo culturale” della moda grazie allo sviluppo dell’industria uomo e degli altri settori del tessile-abbigliamento, mentre parallelamente a Milano e a Roma si consolidavano gli stilisti, l’industria donna e l’Alta Moda. Pitti Immagine aveva coinvolto in prima persona gli “illuminati” del panorama imprenditoriale italiano e gli esperti del settore, della comunicazione e dell’immagine: Marco Rivetti, Vittorio Rimbotti, Raffaello Napoleone, Mario Boselli, Agostino Poletto, Luigi Settembrini diventeranno presto i complici di un processo di rinnovamento del modello fieristico volto all’internazionalizzazione della manifestazione. Nel flusso di questa rivoluzione culturale compaiono anche Fabio Falcetta e Michele de Lucchi.

Era il 1993 e i due designer, per la prima volta, giocavano nella stessa squadra. Nei padiglioni della Fortezza da Basso, Fabio Falcetta presenta la sua prima collezione, una piccola selezione composta da capispalla realizzati per Montedoro. Lo stand è progettato insieme all’amico e collega Michele De Lucchi, che a quel tempo aveva già dato prova del suo talento.

Progettando lo stand di Montedoro per Pitti nel 1993 ho conosciuto meglio Michele – racconta Falcetta – Parlavamo di scatole a forma di libro che contenessero i miei capi, ordinate una accanto all’altra a formare una libreria, di giacche e impermeabili appesi a un gancio per esaltarne la leggerezza, di luci raffinate e leggere come quelle di Michele a sottolineare la mano, le fantasie dei tessuti e le forme di ogni capo”.

Un pensiero progettuale e stilistico che si è evoluto nel tempo, in un passo a due tra artigiani della creatività, uniti dalla passione per le proprie idee, espresse con un certo grado di estro e fanciullesca inventiva. A legarli, un’affinità di pensiero, semplice e sofisticato al tempo stesso, che nasce, cresce e si alimenta tra le atmosfere del Lago Maggiore, ad Angera, il luogo dell’anima condiviso e amato, dove entrambi risiedono e progettano, e dov’è normale sentirsi creativi, amici, e profondamente angeresi.

E proprio per onorare la strada percorsa insieme, Michele e Fabio sono tornati in campo per celebrare la loro conversazione tra moda e design, lunga tre decenni. La mostra ha debuttato lo scorso giugno a Firenze e ora fa tappa a Milano, in occasione della settimana del design.

“Il lusso non è poter comprare qualcosa che costa molto – prosegue Falcetta – ma possedere ciò che è difficile avere, per esempio la gioventù. Per questo sono felice quando mi dicono che un mio capo ringiovanisce, snellisce, che dona un aspetto più leggero a chi lo indossa. Ma il lusso è anche condividere per trent’anni un pensiero con un amico, che si traduce in prodotti e concept per altri; concept nati dall’unione di due mestieri: disegnare oggetti e disegnare vestiti. Oggi siamo ancora qui che parliamo di ciò che è stato e di futuro…”.

“Einstein diceva “Creativity is intelligence having fun” – sottolinea Michele De Lucchi -. Sia Fabio che io non pretendiamo di avere l’intelligenza di Einstein però ci divertiamo ugualmente a creare, inventare, stupire con le nostre idee e coi nostri pensieri, anche se in maniera diversa per le nostre professioni e attitudini. Lo applichiamo a due mondi che possono apparire molto distanti ma che nei fatti sono molto vicini perché sia gli uni che gli altri proiettano il presente cercando di immaginare quello che verrà, quello che ancora non c’è, quello che è il futuro.”

Oggi, dopo 30 anni, come un cerchio che si chiude, Michele e Fabio sono nuovamente insieme, fianco a fianco, volgendo lo sguardo al futuro…

Michele De Lucchi

Architetto. È stato tra i protagonisti di Alchimia e Memphis. Responsabile del Design Olivetti dal 1988 al 2002, ha realizzato edifici culturali, direzionali, industriali e residenziali, ambienti di lavoro e corporate identity per Deutsche Bank, Deutsche Bundesbahn, Enel, Poste Italiane, Hera, Intesa Sanpaolo, UniCredit oltre a sistemi espositivi per musei come la Triennale di Milano, il Palazzo delle Esposizioni di Roma, il Neues Museum di Berlino e le Gallerie d’Italia. Ufficiale della Repubblica Italiana; ha ricevuto la Laurea ad Honorem dalla Kingston University; Professore Ordinario presso la Facoltà del Design al Politecnico di Milano e Accademico presso l’Accademia Nazionale di San Luca a Roma. È fondatore e parte di AMDL CIRCLE, studio di progettazione multidisciplinare rinomato per il suo approccio umanistico all’architettura, al design e alla grafica. Dal 2018 la ricerca di AMDL CIRCLE si concentra su Earth Stations, una nuova tipologia di edifici che utilizzano le conoscenze umanistiche e tecnologiche per favorire le relazioni umane.

Fabio Falcetta

Fashion designer. Figlio dei fondatori della Sartoria Camillo Falcetta di Angera, inserita negli anni ’70 da Vogue nella classifica dei primi 100 negozi d’Italia. Per anni è stato collaboratore e consulente commerciale di Jean Paul Gaultier, più tardi ha collaborato con importanti brand di moda prestando il suo gusto personale e il suo stile per la creazione di collezioni sportswear, disegnando capispalla da uomo per Montedoro, Zegna, Incotex, Boglioli, Canali, Forall, Ballantyne, Hevò, Romeo Gigli, Christian Dior e Kiton.

EXHIBITION Dialogo visivo tra mestieri: fashion designer e architetto

15-21 APRILE 2024 
h. 13-21 PALAZZO KITON, VIA PONTACCIO 21, BRERA, MILANO

info&pr eventi@mcsmedia.it

Pubblicato il 16 Aprile 2024
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