Spaccio nei boschi tra Laveno Mombello e Cittiglio, blitz dei Cacciatori: due arresti
Sequestrata droga: uno dei due pusher, entrambi marocchini, già noto alle forze dell'ordine. L'attività di osservazione dei carabinieri di Laveno. L'area di spaccio non distante dalla zona della sparatoria di marzo per il controllo del territorio
Strada chiusa, ma via vai di auto, ergo il pensiero dei carabinieri si è diretto verso una precisa direzione: spaccio di coca ed eroina nei boschi fra Laveno Mombello e Cittiglio.
L’attività investigativa dell’Arma prende difatti le mosse da strani movimenti osservati su quel tratto di strada, in parte interdetto al traffico veicolare per lavori in corso, che accusava un via vai di veicoli non della zona segnalati dai residenti alla locale Stazione Carabinieri. A seguito di pazienti servizi di osservazione sono arrivate le conferme dello spaccio ed è stato organizzato un servizio ad hoc con una squadra Cacciatori “Sicilia” a supporto dei militari della Stazione di Laveno Mombello che hanno cinturato l’area a chiuso il dispositivo nel momento opportuno per cogliere in flagranza di reato il duo dello spaccio: uno già conosciuto agli organi di polizia per precedenti specifici anche nella provincia di Sondrio, dalla quale era stato interdetto quale misura cautelare per altro procedimento penale in corso, l’altro un perfetto sconosciuto appena arrivato sul territorio e mai foto segnalato, verosimilmente chiamato a implementare una nuova piazza di spaccio, quella individuata, o a sostituire altri pusher nel frattempo arrestati o allontanati dal Territorio Nazionale.
Nel recente passato proprio in area Laveno Mombello sono stati eseguiti alcuni rimpatri di cittadini irregolari e con diversi precedenti di polizia, mai integratisi nel tessuto sociale e produttivo della zona e dediti alla commissione di reati.
Presso il bivacco, nascosto nella rigogliosa boscaglia, collocato in un’area specifica nuova al fenomeno, non lontana dal vivaio Spertini e dai vicini caseggiati periferici di Laveno Mombello e Cittiglio, sono state rinvenute così alcune decine di grammi di stupefacente di vario tipo, residuo delle attività della giornata, un machete e il solito materiale strumentale allo spaccio: telefoni, bilancini, materiale per il confezionamento, «ovvero tutto l’occorrente a far funzionare l’attività di illecita di cessione a ciclo continuo, attraverso le repentine apparizioni a bordo strada», spiegano i carabinieri. I due giovani, arrestati nel corso di un’ultima cessione in strada, sono stati successivamente portati presso la Compagnia Carabinieri di Luino per la compilazione degli atti di rito e il foto-segnalamento e successivamente tradotti in carcere, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria di Varese, che giovedì ha proceduto – GIP Dott. Buffa – alla relativa convalida.
L’area di spaccio non è distante dalla strada che collega la Valcuvia col Lago Maggiore, e non è neppure particolarmente lontana dal luogo dove qualche mese fa è avvenuta la sparatoria che ha lasciato a terra, colpito da un proiettile, un pusher nordafricano per il quale i militari hanno arrestato due persone. Questo lascia intendere come la zona sia particolarmente ghiotta alle gang che controllano il territorio e le principali piazze di smercio di droga, che si anima particolarmente nel periodo estivo.
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