L’omicidio di Castelveccana e la nuova perizia balistica disposta dalla Procura
Si attendono i risultati dopo un primo esame sui colpi sparati depositato nel giugno 2023 ritenuto non sufficiente. Oggi la decisione del Gip di Varese sulle misure dei due arrestati per i fatti di Castiglione Olona. Due luoghi distanti uniti da più fili rossi
Ci sono due luoghi, Castiglione Olona e Castelveccana, molto distanti tra loro, ma legati da più fili rossi: in entrambi i casi sono indagati carabinieri per comportamenti che hanno previsto l’uso della violenza, in entrambi i luoghi si spaccia droga.
Ad oggi i due militari finiti in carcere sabato scorso per l’accoltellamento di un maghrebino a Castiglione Olona (l’uomo non è stato ancora identificato) risultano indagati per tentato omicidio, e a breve verrà sciolta la riserva da parte del Gip di Varese su quale misura cautelare adottare. Ancora fumosa la ricostruzione in merito al movente, al perché i due – un brigadiere di Malnate e un appuntato di Cuvio, ora sospesi – fossero presenti sul posto, anche se la vera novità è uscita dalle parole di Bruno Stefanetti, l’avvocato del militare finito a terra durante la colluttazione col ferito e difeso dal collega. Frasi che introducono un dubbio su questa vicenda: «Escludo vi siano responsabilità anche per l’altro militare, quello intervenuto per difendere il mio assistito».
Che significa? Ci sono altri soggetti implicati in questa vicenda? È, certo, una posizione consona ad una difesa.
E nell’attesa di conoscere le precise contestazioni mosse dalla Procura e la conseguente decisione del Gip, ecco sbocciare un’altra novità sui fatti che portarono alla morte di Nachid Rachat, marocchino di 34 anni, nei boschi dello spaccio della Froda, a Castelveccana, il 10 febbraio 2023 (nella foto, la sera in cui è avvenuto l’omicidio, sotto, il video).
Per quel fatto risulta indagato un ex sottufficiale dell’Arma anch’egli in servizio alla Compagnia di Luino. La morte del marocchino è avvenuta secondo l’autopsia a causa di un colpo di fucile calibro 12 con palla in gomma che ha causato lacerazioni polmonari e shock emorragico secondario portando al decesso dell’uomo.
Gli inquirenti disposero una prima serie di perizie balistiche depositate già nel giugno 2023, perizia che la Procura ha voluto aggiornare con nuovi esami tecnici di cui si attende l’esito. Si dovrà forse meglio comprendere tipologia dell’arma e distanza di sparo, la posizione dell’arma durante il tiro, e della vittima al momento dell’impatto col proiettile, e altri particolari utili agli inquirenti per portare a termine gli accertamenti preliminari, prima della chiusura delle indagini.
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