Un comitato tecnico di saggi per riportare la quiete nella Protezione civile varesina
Il Presidente della Provincia Magrini ha individuato 11 persone attive nei diversi settori. Il coordinamento spetterà al generale Pennino. Le scelte dovranno essere approvate dalla commissione politica
Un comitato tecnico di alto profilo per riportare la quiete nella protezione civile della Provincia di Varese.
Il clima di incomprensioni, battibecchi, gelosie, ripicche, che ha avuto il suo apice nella decisione di Antonio Barcaro di rimettere le deleghe nelle mani del presidente, sta per finire.
È quanto si augura il Presidente di Provincia Marco Magrini che vuole riportare serenità in un settore che coinvolge 2473 volontari ( di cui un centinaio non operativi) suddivisi in 117 organizzazioni tra gruppi comunali e intercomunali (97) e associaizoni (10).
« Quando mi sono insediato, ho ricevuto molte segnalazioni di un clima inquieto che si respirava tra i diversi gruppi – ha spiegato Magrini- Ho fatto diversi incontri, ascoltato problemi e criticità. Ho identificato le principali criticità ed è ora mia intenzione riportare serenità in un settore che vive di volontari, che sono essenziali e hanno il diritto di impegnarsi senza malumori. Ho deciso di riformare profondamente gli uffici inserendo la Protezione civile nel settore faunistico con un nuovo dirigente, con nuovo personale assunto con concorsi, un amministrativo dedicato e tecnici qualificati. La scelta di questo spostamento è quella che Antonio Barcaro mi ha contestato e che ha portato alle sue dimissioni: io ho idea che il cambiamento sia funzionale a un nuovo modo di operare e di gestire la protezione civile. Sono pronto però a fare retromarcia se il comitato tecnico non concorderà».
Il cuore della rivoluzione, al di là degli uffici di Provincia, sarà il comitato tecnico che dovrà riferire alla commissione di studio politica composta, a sua volta, da tutti i capigruppo: « Ho individuato una decina di persone che hanno aderito – spiega il presidente – sottoporrò la composizione al comitato politico per ufficializzare la sua nascita».
Undici sono i componenti scelti tra persone impegnate nei diversi settori e che rappresentano il nord e il sud del territorio: ci sono i due “Dos” dell’incendio nel parco del Campo dei Fiori, Dario Bevilacqua e Alessandro De Buck, l’alpino Stefano Fidanza, Cinzio Merzagola ex funzionario regionale, Pietro Orlandi della protezione civile di Gallarate e Roberto Saporiti di quella di Cassano Magnago, Fabio Bardelli della Comunità del Piambello, Omar Algisi, Matteo Villa e Aldo Tamborini e Gianlorenzo Amadeo del Comitato dei volontari. A tenere le fila di tutto il lavoro ci sarà il Generale Antonio Pennino, ufficiale in quiescenza che Marco Magrini conosce bene per averci lavorato nell’Unità di crisi per il Covid voluta da Regione Lombardia.
«Il comitato tecnico dovrà lavorare per definire protocolli, procedure, linee guida per qualsiasi settore di attività – spiega Magrini – Dovranno dettare indicazioni valide per i gruppi, in modo che tutti sappiano regole, ruoli, competenze, responsabilità, insomma cosa fare, in che modo, quando e così via. Mi aspetto che il Comitato completi il suo intervento in quattro o cinque mesi. Se avrà bisogno di più tempo lo farà. Sono tutte persone che hanno accolto la mia richiesta, si mettono a disposizione in modo assolutamente gratuito per riportare chiarezza e serenità nella protezione civile».
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.