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A Luino il 19° concerto di natale a favore della Fondazione Avsi

L’evento è organizzato dal Centro Culturale San Carlo Borromeo di Luino in collaborazione con la Comunità Pastorale Madonna del Carmine e con il patrocinio del Comune

Avarie

Domenica 8 dicembre alle ore 16 nella Chiesa Prepositurale SS. Pietro e Paolo di Luino si terrà il tradizionale concerto di Natale a favore della Fondazione Avsi. L’evento è organizzato dal Centro Culturale San Carlo Borromeo di Luino in collaborazione con la Comunità Pastorale Madonna del Carmine e con il patrocinio del Comune di Luino.

Sarà protagonista il Coro L’Estro Armonico diretto, dalla sua fondazione, dal maestro Roberto Landoni. Il coro è nato nel 1989 ed ha la propria sede a Magnago (MI). Esegue brani “a cappella”, per voci pari e per voci miste. Il repertorio spazia dal canto gregoriano alla polifonia sacra e profana, dal Rinascimento fino ai nostri giorni, da canti popolari a spirituals. Il Coro ha al suo attivo numerosi concerti ed ha vinto alcuni concorsi nazionali.

Come ogni anno, al termine del Concerto verranno raccolti fondi a sostegno dei progetti della Fondazione AVSI nell’ambito della Campagna Tende 2024/2025 «Educazione è speranza». Il titolo scelto, come si legge nel comunicato di lancio dell’iniziativa, «è teso tra due poli: educazione, che per AVSI è la condizione necessaria per lo sviluppo giusto, sostenibile e duraturo, e speranza, cioè ciò che ci tiene in piedi e ci permette di vivere in pienezza in ogni circostanza, anche nelle più drammatiche. Lavorando in Paesi feriti da conflitti e crisi che tendono a cronicizzarsi, crediamo che lo sviluppo non sia qualcosa che si possa imporre dall’esterno, né che sia riducibile all’offerta di assistenza (…) Lo sviluppo è possibile solo all’interno di una relazione personale, dove la persona è accompagnata a scoprire la propria dignità irriducibile».

Attraverso la Campagna Tende di quest’anno vengono sostenuti sei progetti. Il Meeting Point International di Rose Busingye e le due scuole, primaria e superiore, intitolate a don Giussani a Kampala, in Uganda. Luoghi di educazione per centinaia di bambini e ragazzi. Come Priscilla Achan che, orfana, è stata sostenuta nel suo percorso di studi e oggi è preside della Luigi Giussani Primary School dove si dedica a sua volta all’insegnamento. Quest’anno ha commosso i “grandi della terra” intervenendo al G7 a Caserta, spiegando come «educare è camminare insieme per scoprire il significato della vita». E ancora in Ecuador, la Fundación Sembrar, che sostiene rifugiati venezuelani offrendo accoglienza, integrazione e formazione in un Paese dove, come ha detto la direttrice Stefania Famlonga, «la criminalità e il narcotraffico sono all’ordine del giorno, studiare alle superiori è un privilegio per pochi, l’università un sogno». E poi in Camerun il Centro Edimar che aiuta i giovani, L’Associazione Emmaus tra Italia e Ucraina che accoglie chi fugge dalla guerra e in Terra Santa e Palestina i programmi educativi del Patriarcato di Gerusalemme. Infine il Centro Fada2i che in un Libano in crisi profonda promuove attività educative nella speranza che la guerra non pregiudichi del tutto la ricostruzione.

«Sostenendo questi progetti – spiegano gli organizzatori – possiamo concorrere, ciascuno per come può, a uno sviluppo giusto volto ad alimentare concretamente, giorno dopo giorno, la speranza di bambini e giovani, donne e uomini, famiglie e comunità».

Pubblicato il 02 Dicembre 2024
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