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Da Luino a Capo Nord in caravan: l’avventura di Daiana e dei suoi due bimbi

Partenza il 26 dicembre, destinazione Capo Nord: un viaggio di circa 18 giorni che vedrà Daiana, insieme ai suoi due bambini, affrontare le sfide del freddo estremo e della vita on the road, per realizzare un sogno che va oltre i confini geografici

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Partire con un sogno nel cuore e due bambini al seguito, affrontando sfide logistiche, climatiche e personali. È questa l’impresa che Daiana, infermiera frontaliera di Luino, si prepara a compiere: un viaggio in caravan che ha come meta finale Capo Nord, il punto più settentrionale d’Europa, insieme ai suoi figli di 12 e 8 anni.

Un’avventura di 18 giorni, che si snoderà tra paesaggi innevati e condizioni estreme, e che per Daiana non segna solo un obiettivo geografico, ma sfida il concetto stesso di limiti, «dimostrando che quelli che ci fermano sono solo quelli che ci imponiamo noi stessi» racconta.

«Per i motociclisti è il viaggio dei viaggi, e io lo volevo fare con i miei bambini – continua Daiana -. Li ho già portati fino alla fine della terra del sud Italia, in Puglia. Ora è il momento di spingerci verso l’estremo Nord, dove la terra incontra il cielo, alla fine dell’Europa del Nord». Partiranno il 26 dicembre e torneranno intorno al 12 gennaio, affrontando non solo la bellezza dei paesaggi nordici, ma anche le difficoltà di un viaggio a temperature che possono scendere fino a -40°C.

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(Nella foto Daiana con i suoi due bambini di 8 e 12 anni)

Affrontare un percorso del genere in roulotte richiede una preparazione meticolosa, e Daiana ha dedicato l’ultimo anno a perfezionare ogni dettaglio. Ha consultato esperti come Manuel e Chiara del Team Charlie di VIR (Viaggi in Roulotte 2.0), un gruppo italiano di oltre 10.000 appassionati di viaggi in caravan, e Adriana e Tiziano, tra i pochi ad essere riusciti a raggiungere Capo Nord, che l’hanno guidata nelle modifiche necessarie per rendere la roulotte adatta a questa impresa.

«Ho installato un riscaldatore a gasolio, isolato il pavimento e modificato l’impianto di scarico per evitare che si congeli» racconta ancora Daiana, che questo weekend raggiungerà Magenta per ritirare gli ultimi materiali necessari a completare l’isolamento del caravan.

«Ogni dettaglio è stato curato con attenzione, grazie anche all’aiuto di chi mi ha sostenuto in questo percorso». Ma non sono solo le modifiche alla roulotte: Daiana ha dovuto adattare anche la sua auto, aggiungendo per esempio una barra a led provvisoria e programmando, per quando sarà sotto Stoccolma, il cambio degli pneumatici, passando da gomme invernali a gomme chiodate, per affrontare le strade ghiacciate del nord

Dietro a questo viaggio c’è però anche una storia di resilienza. Daiana ha iniziato a viaggiare in caravan nel 2021, ma è stato un momento particolare a spingerla a fare il passo decisivo. «Stavo per acquistare una roulotte e la proprietaria mi ha detto che la vendeva perché si stava separando. Quella frase mi ha fatto riflettere: perché mai una donna non dovrebbe continuare a viaggiare e sognare solo perché non c’è un uomo al suo fianco? I limiti sono solo nelle nostre menti. Voglio dimostrare che si può fare tutto, anche da sole, e che non dobbiamo rinunciare ai nostri sogni».

Daiana, tra i suoi viaggi passati, ha già affrontato il passo del Foscagno a Livigno, ma questa volta la sfida si fa decisamente più ardua. Oltre all’entusiasmo, condiviso pienamente dal suo bambino di 8 anni, c’è anche un po’ di paura. «Quando arriverò a Rovaniemi, la città di Babbo Natale, sarà già un grande traguardo. Ogni chilometro oltre quel punto sarà una vittoria, soprattutto considerando il forte vento che incontrerò dopo. La speranza è di non trovarmi davanti a una bufera di neve o a venti superiori ai 30 nodi. Se necessario, l’ultimo tratto del viaggio lo farò solo con l’auto» racconta Daiana, consapevole delle difficoltà che la attendono.

Nel frattempo, ha trasformato questa avventura in un’occasione per condividere la sua passione con gli altri, aprendo profili su Instagram, TikTok, Facebook e YouTube. E con l’aiuto della figlia, che si occuperà delle foto e dei video, documenterà ogni momento di questo viaggio, sperando anche di riuscire ad ammirare almeno una volta l’aurora boreale. «Mio figlio continua a disegnare piste da sci e luci verdi nel cielo: è il nostro sogno». 

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Pubblicato il 04 Dicembre 2024
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