Nuovo asilo nido a Sesto “Buzzi sbaglia, dobbiamo trovare le risorse, avrà un impatto sulle altre opere”
L'assessore al bilancio Giorgio Circosta replica nel merito alla lettera inviata dall'ex sindaco dell'amministrazione di centrodestra. Una vicenda spinosa che anima il dibattito politico e che rischia di avere conseguenze per i cittadini
La vicenda del nuovo asilo nido di Sesto Calende e dell’impegno finanziario continua a tenere banco, nella città sul Ticino.
Se l’amministrazione comunale ha sollevato in modo deciso la questione, accusando la precedente maggioranza di centrodestra, l’ex sindaco Buzzi ha replicato dicendo che «i soldi c’erano e ci sono. Se poi questa Amministrazione decide di utilizzare o ha utilizzato questi soldi in altro modo è libera di farlo, ma non dica che non ci sono».
Ora l’assessore al bilancio Giorgio Circosta replica con un lungo intervento che tocca anche gli aspetti tecnici di una vicenda che sta infiammando il dibattito politico ma che rischia di avere conseguenze per i cittadini.
Di seguito l’intervento completo:
Sesto Calende, 25/01/2025
LETTERA DI CHIARIMENTO SULLA QUESTIONE ASILO NIDO
Cari Cittadini di Sesto Calende,
la lettera dell’ex Sindaco sulla situazione finanziaria del nuovo Asilo Nido richiede una risposta chiara e basata sui fatti. Per prima cosa definiamo la realtà dei finanziamenti: l’ex Sindaco afferma che le risorse necessarie erano già disponibili.
Questo non è vero. Non è vero perché non sono nè disponibili nè sufficienti:
1. le cifre citate da Buzzi non sono esatte in quanto in parte già utilizzate o impegnate per completare la Marna;
2. tali somme non bastano a coprire le spese non finanziate: mancano almeno 400 mila euro; le quote del cosiddetto “conto energetico” sono legate alla fine dei lavori che devono essere finanziati.
Dunque, i problemi sollevati sono tutt’altro che inesistenti e non basta la retorica politica per risolverli.
Qual è la situazione reale dei finanziamenti?
I numeri raccontano una storia diversa:
- Entrate Totali Disponibili: €3.412.000, composti da finanziamenti PNRR (€2.213.280), mutuo Cassa Depositi e Prestiti (€478.757) e rimborsi GSE (€712.000, di cui €150.000 solo nel 2026).
- Costi Totali Previsti: €3.812.000, comprensivi di costi di costruzione, extra appalto, cucine, arredi, parcheggio e sicurezza della Marna.
- Disavanzo Reale: €400.000 (pur tenendo per buone le cifre citate da Buzzi) una cifra non disponibile, per la quale sarà certamente necessario accedere ad un ulteriore mutuo.
Dove sta l’errore nella narrazione dell’ex Sindaco?
L’ex Sindaco include nelle entrate anche il rimborso GSE della Marna, ma omette di considerare i costi vincolati ad esso:
- €100.000 destinati a sicurezza e videosorveglianza per la Marna.
- €68.000 già impegnati e spesi per completare il cantiere della Marna.
Senza considerare queste spese, l’ex Sindaco dà l’illusione che le risorse siano maggiori di quelle effettivamente disponibili. Un altro errore plateale presente nella lettera di Buzzi è la confusione tra i costi extra dell’appalto “Asilo Nido” e gli ulteriori costi previsti per cucina, arredi e parcheggio: si tratta di costi che vanno sommati tra loro. Il totale dei costi da coprire è di 622 mila per l’extra appalto e circa 390mila per le stime per altre opere.
Voce di Spesa
Importo (€)
Appalto Asilo Nido
2.700.000,00
Extra appalto
622.000,00
Cucine e arredi
120.000,00
Parcheggio
270.000,00
Videosorveglianza e segnaletica Marna
100.000,00
Totale Costi
3.812.000,00
La realtà dei fondi GSE
Un altro punto cruciale è che i fondi del GSE non sono immediatamente disponibili. Essi vengono rimborsati solo dopo il completamento dei lavori, con possibilità di un anticipo limitato al 50%. Questo significa che l’attuale amministrazione deve comunque trovare le risorse e la liquidità per coprire il disavanzo nel frattempo per completare l’opera.
Qual è il prossimo passo?
Ora l’obiettivo è terminare i lavori dell’Asilo Nido entro il 31/12/2025 per non perdere il finanziamento PNRR e garantire il collaudo entro il 30/06/2026.
Sappiamo bene di avere l’onere di amministrare e di reperire i fondi mancanti per colmare il gap di €400.000. Tuttavia, ciò avrà un impatto sulle altre opere necessarie alla città. Un esempio concreto è la riqualificazione energetica della scuola Matteotti, un intervento da circa €200.000 che avrebbe potuto generare un nuovo rimborso GSE, aumentando ulteriormente la capacità di investimento del Comune.
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