Via libera al piano di recupero della Polveriera di Taino
Dopo anni di attesa, ottenuta l’autorizzazione per la riqualificazione della grande area tainese dove un tempo sorgeva la fabbrica di esplosivi. L'argomento sarà all'ordine del giorno nel consiglio comunale di venerdì 7 marzo

Dopo anni di iter burocratico e di attesa, il progetto di recupero dell’ex Polveriera di Taino è pronto a muovere il primo passo per poter partire. Il Comune ha infatti ottenuto l’autorizzazione alla concessione d’uso, un passaggio chiave per l’avvio della riqualificazione di un’area.
L’area della storica Polveriera, fabbrica situata in zona Campaccio che nella prima metà del Novecento ha dato lavoro a tanti varesotti, è stata chiusa dal 1972 e poi acquistata dal Comune nel 2001, rimanendo soggetta a vincoli imposti dal Codice dei Beni Culturali in vigore dal 2004. L’autorizzazione ministeriale – «ottenuta dopo anni di confronto con la Soprintendenza» dichiara il Comune -, permette ora di pubblicare un bando per il recupero dell’area che si estende su un totale di quasi di 700mila metri quadrati.
«Nel 2004, con l’entrata in vigore del Codice dei Beni Culturali, è diventato necessario ottenere l’autorizzazione del Ministero dei Beni Culturali, tramite la Soprintendenza competente, per la concessione o l’alienazione di beni pubblici con più di 70 anni e di interesse storico – sottolinea l’amministrazione comunale -. Ora, con il via libera ufficiale e il relativo masterplan che definisce le linee di intervento e tutela, possiamo finalmente avviare lo studio e la successiva pubblicazione di un bando per il recupero di quest’area strategica».
Per garantire un intervento rispettoso della storia del luogo, il recupero dell’ex Polveriera seguirà tre diversi livelli di tutela: la conservazione dell’area come museo di sé stessa, con aree protette per preservare la memoria storica, la conservazione con riuso e trasformazione (recupero con riuso e adeguamento funzionale), e, fine, la trasformazione e nuove costruzioni (spazi destinati a una rigenerazione edilizia).
L’amministrazione comunale si concentra ora su due obiettivi chiave per recuperare l’area: in primis l’aggiornamento del piano di caratterizzazione ambientale in collaborazione con Arpa, Provincia e Regione Lombardia che porterà alla definizione del piano operativo di bonifica (POB), necessario alla futura fruizione dell’area, consequenzialmente l’individuazione di un soggetto investitore che, attraverso il Partenariato Pubblico-Privato, guiderà lo sviluppo dell’area nel rispetto della normativa vigente, assicurando che la proprietà rimanga della comunità di Taino.
Dell’argomento – che sarà all’ordine del giorno con una presa d’atto nel consiglio comunale del prossimo 7 marzo – se n’è parlato nella commissione territorio di mercoledì 5 marzo, all’interno delle quali la maggioranza guidata dal sindaco Stefano Ghiringhelli insieme al vicesindaco Baglioni e al presidente di commissione Annunziato ha illustrato il punto della situazione, mentre l’opposizione della lista Per Taino, composta in commissione da Lorenzo Giudici e Anna Chierichetti, durante la riunione ha sollevato alcuni dubbi sulla visione per il futuro e la progettualità portate avanti nel corso degli anni, con il timore, a detta del gruppo, che lo status della Polveriera, a causa dalla presenza di eternit e necessità di bonifica, possa essere un possibile disincentivo per un futuro investitore.
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