Recuperato il quadro trafugato da Stresa nel 2009: il dipinto torna alla Diocesi di Novara grazie alle indagini dei carabinieri
Gli investigatori hanno ricostruito il percorso del quadro tra vari acquirenti ignari della sua provenienza fino al suo approdo in Germania, dove era stato messo in vendita per 30mila euro

Un’operazione investigativa di alto livello ha permesso di riportare in Italia il dipinto del XVII secolo La Presentazione di Maria al Tempio, rubato nel 2009 dalla chiesa della frazione Passera di Stresa. Il quadro, rinvenuto presso una prestigiosa casa d’aste di Monaco, verrà ufficialmente restituito oggi alla Diocesi di Novara da una delegazione della Polizia Criminale Bavarese (BLKA).
L’indagine, condotta dai Carabinieri dei Nuclei Tutela Patrimonio Culturale di Torino, Cagliari e Genova, ha preso il via immediatamente dopo il furto, avvenuto nella notte dell’8 maggio 2009. Gli autori del colpo, forzando una porta laterale, avevano sottratto il dipinto insieme a un crocifisso ligneo dell’800, trafugato anch’esso e mai più ritrovato. Dopo anni di ricerche, a dicembre 2023 un Carabiniere del TPC di Cagliari ha individuato l’opera nel catalogo online della casa d’aste Hampel, riconoscendone i dettagli attraverso la “Banca Dati dei Beni Culturali illecitamente sottratti”.
Gli investigatori hanno ricostruito il percorso del quadro tra vari acquirenti ignari della sua provenienza fino al suo approdo in Germania, dove era stato messo in vendita per 30mila euro. Coordinati dal Sostituto Procuratore della Repubblica di Verbania, Gianluca Periani, i Carabinieri hanno avviato un’azione congiunta con le autorità tedesche, ottenendo il sequestro dell’opera lo scorso 13 settembre. Il presunto ultimo possessore, un italiano di 66 anni originario della provincia di Roma, è ora sotto indagine per ricettazione e violazione delle norme sui beni culturali.
Durante la conferenza stampa presso il Comando Provinciale dei Carabinieri di Verbania, il dipinto è stato ufficialmente riconsegnato alle autorità ecclesiastiche della Diocesi di Novara. Alla cerimonia hanno preso parte il magistrato Gianluca Periani e il Maggiore Ferdinando Angeletti, Comandante del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Torino. L’operazione rappresenta un grande successo per la tutela dell’arte e conferma l’efficacia dei moderni sistemi investigativi, come il software S.W.O.A.D.S., basato sull’intelligenza artificiale per il tracciamento delle opere trafugate.
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