La Svizzera verso nuove regole sulla cannabis ricreativa. “No” dal Ticino alla sperimentazione cantonale
Il Canton Ticino non vuole farsi parte attiva nel percorso di sperimentazione. A livello federale sono sette i progetti avviati a livello cantonale per comprendere gli effetti che potrebbe avere una nuova regolamentazione

La Svizzera si avvia verso una nuova regolamentazione della cannabis a scopo ricreativo ma il Canton Ticino non avrà un ruolo attivo nel percorso di sperimentazione. Il coinvolgimento del Cantone in questo ambito è stato tra gli argomenti all’ordine del giorno della riunione del Gran Consiglio ticinese. Un tema particolarmente dibattuto nella seduta del 24 marzo e che ha visto posizioni decisamente contrapposte.
Nel dettaglio, si discuteva della proposta di creare un gruppo di lavoro istituzionale con l’obiettivo di «proporre un progetto pilota di regolamentazione della cannabis in deroga alla Legge federale sugli stupefacenti». Finalità, quest’ultima, contenuta nella mozione dal titolo “Regolamentiamo la cannabis”, datata 2017. Il parlamento ticinese ha però di fatto bocciato la richiesta approvando (con 46 voti favorevoli) il rapporto della maggioranza commissionale che invitava il Gran Consiglio a respingere il documento. La maggioranza – rappresentata da Lega, Udc e Centro – ha supportato la propria posizione sostenendo che la legislazione in materia sia di ambito federale e ricordando la presenza di altri progetti già avviati (attualmente sono due in Ticino di istanza privata).
La Svizzera, a livello federale, sta avviando una nuova regolamentazione in materia e sono attualmente attive sette sperimentazioni scientifiche pilota in sei Cantoni con l’obiettivo di comprensione gli effetti e le implicazioni di nuove politiche in questo settore.
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