Laveno Mombello conferisce la cittadinanza onoraria a Tina Montinaro
È la moglie dell’agente di Polizia Antonio Montinaro, capo scorta di Giovanni Falcone, morto insieme a lui nella strage di Capaci del 23 maggio 1992
L’impatto delle stragi di mafia che diventa testimonianza civile e impegno quotidiano contro l’illegalità: e Laveno Mombello comune dove da molti anni vengono celebrate giornate contro la mafia, chiama a raccolta le istituzioni per un momento solenne, il conferimento della cittadinanza onoraria a Tina Montinaro. È la moglie dell’agente di Polizia Antonio Montinaro, capo scorta di Giovanni Falcone, morto insieme a lui nella strage di Capaci del 23 maggio 1992.
Succederà venerdì 28 marzo 2025, presso la prestigiosa Villa Frua di Laveno Mombello, nel corso di un importante evento dedicato alla lotta contro la mafia e alla memoria delle vittime innocenti. Organizzato dall’Istituto Tecnico Economico Paritario “Galileo Galilei” di Laveno Mombello, l’incontro vedrà la partecipazione di illustri personalità istituzionali e del mondo della giustizia, con un momento particolarmente significativo: la testimonianza di Tina Montinaro, moglie dell’agente Antonio Montinaro, capo scorta del giudice Giovanni Falcone.
L’evento, che vuole sensibilizzare studenti e cittadini sulla necessità di un impegno civile costante contro la criminalità organizzata, sarà anche l’occasione per il conferimento della cittadinanza onoraria di Laveno Mombello a Tina Montinaro, in segno di riconoscimento per il suo instancabile lavoro nella diffusione della cultura della legalità.
Tra gli interventi previsti figurano quelli di Luca Santagostino, sindaco di Laveno Mombello, Attilio Fontana, presidente della Regione Lombardia, e Chiara Colosimo, presidente della Commissione Parlamentare Antimafia. Accanto a loro, prenderanno la parola Leonardo Salvemini, coordinatore delle attività educative dell’ITEP Galileo Galilei e consigliere giuridico della Commissione Eco Reati, Elena Fumagalli, presidente della I Sezione Civile del Tribunale di Varese, e Felice Romano, segretario generale del SIULP.
Completano il panel Andrea Pellicini, componente della Commissione Giustizia della Camera, Emanuele Monti, presidente della IX Commissione permanente “Sostenibilità sociale, casa e famiglia”, e Giacomo Cosentino, vicepresidente del Consiglio della Regione Lombardia.
Durante l’evento, rappresentanti delle istituzioni e delle forze dell’ordine offriranno il loro contributo, testimoniando l’impatto delle stragi di mafia sulle scelte e sull’operato quotidiano di magistrati e polizia. Un momento di riflessione che mira a rafforzare l’impegno civile delle nuove generazioni, nel solco delle parole di Paolo Borsellino: “La lotta alla mafia dev’essere innanzitutto un movimento culturale”.
Un appuntamento di grande valore per la comunità, che conferma l’importanza della memoria e della consapevolezza nella costruzione di un futuro libero dalla criminalità organizzata.
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