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“Un uomo del popolo”. Dal ministro Giorgetti alle associazioni locali, l’Abbazia di Sesto Calende gremita per l’addio a Edoardo Favaron

Nella mattina di sabato 29 marzo l’ultimo saluto all’ex vicesindaco, scomparso improvvisamente all’età di 69 anni a causa di un infarto. Appena pochi giorni prima aveva risistemato la sede locale della Lega e preso parte ai congressi del centrodestra sestese

A Sesto Calende il Funerale di Edoardo Favaro

L’Abbazia di San Donato a Sesto Calende è sembrata quasi fin troppo piccola per poter accogliere il gran numero di persone che nella mattina di sabato 29 marzo ha voluto salutare per l’ultima volta Edoardo Favaron.

L’ex vicesindaco e assessore è scomparso improvvisamente lo scorso martedì (25 marzo), all’età di 69 anni, a causa di un infarto. Un addio che nessuno si aspettava e che ha lasciato sgomentata la città. Appena pochi giorni prima, Favaron aveva infatti presenziato ai congressi di Forza Italia e Fratelli d’Italia, e, per ultimo, aveva silenziosamente risistemato la sede locale della Lega, il suo partito. Con quel simbolo Favaron, per molti semplicemente “Edo” (come aveva anche invitato a scrivere sulla scheda elettorale lo scorso giugno, quando risultò il candidato con il maggior numero di preferenze) si era candidato sindaco nel 2004, per poi ricoprire il ruolo di amministratore comunale per 15 anni di mandato in cui non si è mai risparmiato. Ogni sfida, come quella della pandemia, è stata affrontata mostrando grande impegno e senso di appartenenza nei confronti della comunità. Motivo per cui i passi scelti da Don Luciano e dalla Comunità Pastorale in occasione del funerale sono stati quelli riguardanti la figura di Giobbe.

Anche nel giorno dell’addio, in una chiesa adornata di viola in osservanza della quaresima, la famiglia col “taschino verde” del Carroccio ha voluto fargli sentire tutto l’affetto con la partecipazione del ministro Giancarlo Giorgetti, oltre che di europarlamentari, deputati, consiglieri regionali, assessori e di personalità politiche che nel corso degli anni hanno condiviso un pezzo di percorso insieme a lui, e che oggi lo hanno accompagnato nell’ultimo viaggio al momento del corteo funebre.

Ma, come ricordato da chi ha preso parola nel giorno del commiato, Favaron era soprattutto “un uomo del popolo”, una persona che rispondeva, a tutti e sempre, presente, e che faceva del «dialogo», «dell’empatia», e di quel «umorismo tutto suo» uno dei suoi strumenti amministrativi. Motivo per cui, oltre ai colleghi politici, al funerale non sono mancate anche tante realtà appartenenti alla vita civile e sociale di Sesto Calende e dei Comuni limitrofi, da Ispra a Taino, passando per Gallarate, dalla polizia locale ai volontari del Parco del Ticino, passando per il Comitato Commercianti, di cui a lungo era stato punto di riferimento in quanto assessore delegato e, fino a qualche mese fa, di presidente del distretto del commercio Malpensa-Nord Ticino.

A Sesto Calende il Funerale di Edoardo Favaro

IL RICORDO DI FAVARON, “UN UOMO AL SERVIZIO DELLA SUA COMUNITÀ”

«Un uomo al servizio alla nostra Comunità – questo il ricordo del sindaco Giordani, la prima a prendere parola dopo la famiglia, che ha ricordato l’Edoardo dentro le mura di casa come un “uomo buono” -. Una dedizione instancabile, una passione e un’umanità hanno lasciato il segno in una carriera politica e amministrativa sempre caratterizzata da un ingegno costante per il bene comune. In ogni anche il ruolo che ha coperto ha dimostrato capacità di ascolto, conoscenza del territorio e senso del dovere. Un uomo del popolo sempre presente».

Dopo la prima cittadina, a prendere parola è stato il sindaco a cui Favaron ha fatto da vice dal 2019 a giugno 2024, Giovanni Buzzi. «Nel suo lavoro come amministratore ha sempre voluto riversare le sue competenze e le sue passioni per questioni e temi a lui molto cari, la sua professione nel campo dell’accoglienza, la cultura a lui così cara, la cura dei luoghi e l’aiuto delle persone. Abbiamo sempre assecondato queste sue inclinazioni e desideri, sapendo che li avrebbe coltivati con entusiasmo per il genere della Comunità».

L’ultimo saluto è arrivato infine da Tommaso Pontremoli, il più giovane dei candidati alle scorse elezioni che ha ricordato di come lunedì scorso Favaron avesse messo in ordine, spontaneamente, la sede sestese della Lega: «Quel gesto racconta chi è stato Edoardo più di mille parole. Non sapevamo e non potevamo sapere che quella sarebbe stata la tua ultima carezza».

Marco Tresca
marco.cippio.tresca@gmail.com
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Pubblicato il 29 Marzo 2025
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