Droni sospetti in volo sul Jrc, sul caso Ispra indaga la procura di Milano
Gli inquirenti vogliono approfondire le notizie di stampa che parlavano di cinque sorvoli sull'area interdetta. Diverse le interrogazioni pronte da parte delle forze politiche sulla vicenda

Il pool antiterrorismo della Procura di Milano, competente per materia e territorio, indaga sui sorvoli di un drone sospetto nella no fly zone del Centro comune di Ricerca di Ispra. Il fatto è venuto alla luce dopo un articolo di domenica pubblicato sul Corriere della sera dove si fa riferimento ad un velivolo a pilotaggio remoto di fabbricazione russa che avrebbe compiuto cinque sortite nella zona.
Oltre agli accertamenti dei magistrati, anche il Copasir – riporta l’agenzia Ansa – , il Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica, sarebbe orientato ad acquisire maggiori elementi prima di disporre ulteriori approfondimenti. Non si esclude che la questione possa già essere stata affrontata in maniera preliminare al Comitato interministeriale per la sicurezza della Repubblica, che si è tenuto venerdì scorso e al quale ha partecipato come da prassi anche Matteo Piantedosi, il cui ministero ha la competenza riguardo alla protezione delle infrastrutture critiche sul suolo nazionale.
Diversi partiti, nel frattempo, hanno annunciato interrogazioni parlamentari a cominciare da Forza Italia, che pretende “chiarezza”, affinché “si sappia nel dettaglio cosa sia successo”, visto che “il tema della sicurezza nazionale è un elemento essenziale da preservare rispetto ad influenze straniere, in un momento particolare come questo a livello internazionale. L’Italia – prosegue FI – è un grande paese produttore ed anche esportatore di tecnologie militari. Questa vicenda dimostra che è essenziale investire anche in tecnologie moderne per garantire la nostra sicurezza, la riservatezza delle informazioni e, soprattutto, delle immagini del nostro territorio nazionale”. A chiedere in tutte le sedi istituzionali preposte e competenti “informazioni specifiche, a tutela della sicurezza nazionale e delle produzioni strategiche italiane”, è anche Italia Viva. Un’interrogazione ai ministri dell’ Interno e della Difesa sarà inoltre Più Europa: “Se consideriamo accadimenti passati come il naufragio sul Lago Maggiore di uomini dei servizi segreti italiani ed israeliani e la fuga dagli arresti domiciliari nel Milanese di Artem Uss, il figlio di un oligarca putiniano, dobbiamo riscontrare un inquietante proliferare di accadimenti legati all’operato di servizi segreti stranieri in Lombardia, sui quali il governo dovrà riferire”, sostiene il deputato radicale Benedetto Della Vedova.
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