Mobilità leggera e sostenibile tra Lombardia e Canton Ticino con il progetto Interreg Smile
E' stato presentato a Villa Recalcati il nuovo progetto Interreg sulla mobilità alternativa tra Lombardia e Canton Ticino. A disposizione fondi per quasi due milioni di euro

È stato presentato questa mattina a Villa Recalcati a Varese, il progetto Smile (Strategia per la Mobilità Leggera in Provincia di Varese, Como e Canton Ticino), una nuova iniziativa transfrontaliera che punta a potenziare la mobilità leggera tra Italia e Svizzera. L’iniziativa coinvolge le Province di Varese e Como, il Cantone Ticino, il Comune di Como, insieme alla Commissione Regionale dei Trasporti del Mendrisiotto e Basso Ceresio, e numerosi comuni e associazioni locali.
Il progetto Smile è stato finanziato nell’ambito del Programma di Cooperazione Interreg VI-A Italia-Svizzera 2021-2027, con l’obiettivo di sviluppare soluzioni sostenibili per migliorare la mobilità nell’area di confine tra i due Paesi. L’iniziativa mira a ridurre la congestione stradale legata agli elevati flussidi traffico tra Lombardia e Canton Ticino e a promuovere una mobilità più ecologica, in particolare per pendolari, studenti e turisti che si spostano quotidianamente tra le due nazioni.
L’evento di presentazione ha visto la partecipazione di numerosi rappresentanti istituzionali e professionisti, che hanno illustrato gli obiettivi del progetto. A portare i saluti istituzionali Fabio Passera, consigliere della Provincia di Varese delegato alle Infrastrutture; Tiziano Bonoli, capo dell’Ufficio mobilità lenta del Canton Ticino; Andrea Rigamonti, presidente della Commissione regionale dei trasporti del Mendrisiotto e Basso Ceresio; Valerio Perroni, consigliere della Provincia di Como; Antonio Ferro, dirigente del Comune di Como, e Tiziana Piodi, project officer dell’Autorità di Gestione Interreg.
Un piano d’azione transfrontaliero
Il progetto Smile nasce dalla necessità di affrontare in modo strutturato il traffico transfrontaliero, con un particolare focus sulla mobilità dolce e sostenibile, anche in chiave turistica. Tra le azioni previste, ci sono la realizzazione di percorsi ciclabili, il miglioramento dell’accessibilità a stazioni ferroviarie, scuole e aree di sosta, nonché l’organizzazione di campagne di sensibilizzazione per promuovere stili di vita più sostenibili.
Una delle componenti principali del progetto è la creazione di un Piano d’azione transfrontaliero, che verrà gestito attraverso un Tavolo della mobilità. Questo tavolo avrà il compito di coordinare le politiche locali per migliorare la rete infrastrutturale e la cultura della mobilità leggera nell’area di confine. Ogni territorio coinvolto nel progetto avrà una propria azione pilota, con interventi mirati sia a livello infrastrutturale che educativo.
Investimenti e collaborazioni
Il budget complessivo del progetto ammonta a 1.749.800 euro per l’Italia e 254.522,75 franchi svizzeri per la Svizzera, con fondi pubblici e investimenti locali a supporto. Tra i partner principali figurano la Provincia di Varese, capofila del progetto, la Repubblica e Cantone Ticino, la Commissione regionale dei trasporti del Mendrisiotto e Basso Ceresio, la Provincia di Como e il Comune di Como. In aggiunta, l’iniziativa vede la partecipazione di diversi comuni tra cui Luino, Cernobbio, Maslianico, Cremenaga, Lavena Ponte Tresa, Maccagno con Pino e Veddasca, Porto Ceresio, oltre all’Agenzia del Trasporto Pubblico Locale.
Le tappe del progetto Smile
Tre le tappe del progetto, illustrate da Grazia Pirocca, Paolo Landini e Sara Barbieri per la Provincia di Varese e da Tiziano Bonoli per la parte svizzera.
Innanzitutto dovrà essere effettuata un’analisi sulle iniziative già in atto e sullo stato del sistema della mobilità leggera tra Lombardia e Canton Ticino. Le iniziative già avviate sono molte, in entrambi i lati della frontiera e l’obiettivo è quello di effettuare una ricognizione completa per poi coordinare al meglio i vari progetti. L’analisi riguarderà anche i flussi di traffiuco, lo stato delle infrastrutture e e dei servizi presenti sui territori interessati.
Il secondo passaggio sarà la definizione di un piano con una visione strategica e precisi obiettivi da raggiungere.
Il terzo ed ultimo passaggio la messa a punto di azioni emblematiche per dare avvio al piano.
E’ stata anche evidenziata la necessità di un coinvolgimento della cittadinanza e quindi un piano di comunicazione e azioni specifiche per far partecipare gli utenti potenziali del nuovo sistema di mobilità dolce transfrontaliera.
«Il progetto Smile rappresenta un passo importante verso una mobilità più sostenibile e integrata tra Italia e Svizzera, in risposta alle esigenze di una cittadinanza sempre più attenta alle tematiche ambientali e alla qualità della vita – è stato il messaggio dei promotori del progetto – Con un impegno congiunto tra istituzioni e comunità locali, il piano ha l’obiettivo di rendere più semplice, sicuro e rispettoso dell’ambiente il trasporto quotidiano nell’area transfrontaliera».
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