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“Si parte con il piede giusto”, il racconto della prima tappa del cammino del Lago Maggiore

Da Sesto Calende a Meina, la prima delle undici tappe alla scoperta del Lago Maggiore

Generico 21 Apr 2025

Sesto Calende, ore 7.45 del mattino. Mentre buona parte della Lombardia si sveglia con un caffè ancora a metà e lo sguardo assonnato sul meteo, un gruppo di venti camminatori si prepara alla partenza della prima tappa del Cammino del Lago Maggiore, il nuovo itinerario a passo lento che si propone di unire territori, storie e persone lungo le sponde del Verbano.

A rendere ancora più speciale il debutto, la diretta su Rai 3 Lombardia, ospiti di Buongiorno Regione. Un po’ di emozione, qualche sguardo divertito alla telecamera, e una consapevolezza: questo Cammino, ancora neonato, ha già saputo attirare attenzione e curiosità ben oltre i confini locali. Presenti alla partenza anche i rappresentanti dell’amministrazione comunale di Sesto Calende, con il sindaco in persona a salutare e augurare “buon cammino” ai partecipanti. Un gesto che conferma quanto questo progetto sia sentito e condiviso dalle istituzioni del territorio.

Il meteo ha deciso di regalare una giornata da cartolina. Cielo limpido, aria frizzante e un Monte Rosa che sembra brillare di luce propria, guardiano imponente e silenzioso che presidia il passaggio sul Ponte di Ferro, punto simbolico che dà avvio al Cammino unendo Lombardia e Piemonte attraversando il Ticino. Metafora perfetta dello spirito del Cammino, che nasce con il motto di “unire le sponde”.

La marcia prosegue in direzione del Parco dei Lagoni di Mercurago, area naturale e archeologica di grande fascino. Qui, tra specchi d’acqua, boschi e sentieri immersi nel verde, è stato possibile fare una prima sosta rigenerante. Il parco è celebre per le testimonianze delle antiche palafitte e per i ritrovamenti preistorici oggi custoditi nel museo archeologico di Arona. Ed è proprio ad Arona che il gruppo di pionieri del Cammino del Lago Maggiore è diretto, tra profumi di primavera e spettacolari fioriture di glicini. 

Da qui, la salita verso il parco della Rocca, uno dei balconi panoramici più belli del basso lago. Lo sguardo spazia a 360 gradi ed è possibile ritracciare i 15 km appena percorsi. Tra le chiome verdeggianti degli alberi la statua di San Carlo Borromeo quasi si mimetizza, ma una volta arrivati ai suoi piedi è impossibile sfuggire alla sua imponenza. Con i suoi 35 metri d’altezza è uno dei simboli del territorio e una delle statue bronzee più alte al mondo (a lei si è ispirato l’ingegnere che costruì la Statua della Libertà di New York). 

Il percorso si snoda tra brevi sterrati e strade secondarie fino a passare Dagnente e poi scendere a lago a Meina, conclusione di questa prima giornata di cammino. All’arrivo una piccola sorpresa per i partecipanti: un Testimonium – la pergamena che attesta la partecipazione ai cammini – d’eccezione, stampato a mano con caratteri mobili dall’associazione Rottecontrarie di Monvalle, consegnato a ciascun partecipante per celebrare il loro ruolo da “pionieri” di questa nuova avventura.

Con paesaggi mozzafiato, accoglienza calorosa e una narrazione che si costruisce passo dopo passo, il Cammino del Lago Maggiore parte col piede giusto. E, se questo è l’inizio, non vediamo l’ora di scoprire dove porterà il prossimo passo.

Da oggi sul sito dedicato al Cammino del Lago Maggiore trovate la descrizione di questa prima tappa https://www.camminolagomaggiore.it/tappa-orario/sesto-calende-meina/ 

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Pubblicato il 25 Aprile 2025
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