Quantcast

Tra santi casari e Manzoni, il racconto della seconda tappa del cammino del Lago Maggiore

Da Meina a Stresa, la seconda delle undici tappe alla scoperta del Lago Maggiore

Generico 21 Apr 2025

25 aprile. Giorno di sole, libertà e… zaini in spalla. È la seconda tappa del giro inaugurale del Cammino del Lago Maggiore, e noi partiamo carichi dall’imbarcadero di Meina. Siamo in 36, e vedere così tante persone riunite per camminare insieme in una giornata tanto simbolica ha qualcosa di potente. È la conferma che il Cammino è già un piccolo movimento.

La partenza è dolce, lungo lago e presto a mezza costa, tra scorci panoramici che si aprono sul Verbano. La sponda piemontese è in forma smagliante: il meteo ci sorride anche oggi, con un sole generoso, cielo terso, luce perfetta, e quella brezza leggera che accompagna senza stancare.

Lungo il percorso, incontriamo i pannelli del progetto “Sentire e Sentieri” promosso dalla Pro Loco di Lesa, che grazie a dei contenuti audio offre dei piccoli scorci sulla storia locale. Attraversiamo paesini eleganti punteggiati da ville e villette, ognuna con il proprio angolo fiorito e finestre che affacciano sul blu del lago. Passiamo Solcio e poi Lesa, dove la fortuna ci regala una piccola perla: troviamo aperta la Sala Manzoniana, un museo poco conosciuto ma di grande fascino. Si trova all’interno di Villa Stampa, dimora dove Alessandro Manzoni soggiornò più volte dopo aver sposato Teresa Borri, vedova del Conte Stampa. Qui era solito intrattenere conversazioni dotte con il poeta Giulio Carcano e il filosofo Antonio Rosmini – all’amicizia con quest’ultimo è dedicato un monumento all’ingresso di Stresa che incontreremo più avanti. Oggi il museo ospita una collezione di oltre 2500 documenti legati al periodo risorgimentale e a carteggi manzoniani.

Riprendiamo il cammino e raggiungiamo la Chiesa Vecchia di Belgirate, gioiello romanico affacciato sul lago grazie ad un balcone panoramico mozzafiato. Come non bastasse, questo angolo di paradiso nasconde una piccola sorpresa al suo interno, un affresco un po’ misterioso (e molto fotografato): un uomo che affetta del formaggio — sì, avete letto bene — simbolo di vita quotidiana e spiritualità che convivono nello stesso spazio. Si tratta di San Lucio, il santo dei casari che, stando all’agiografia, compì il miracolo di moltiplicare il formaggio per donarlo ai poveri. Considerando anche che il santo sembra essere vestito da pellegrino, ci sembra dunque di buon augurio fare un primo piccolo spuntino di fronte alla chiesa.

Dopodiché comincia la salita vera, e il paesaggio cambia di nuovo. Ci inoltriamo nel bosco lungo il Sentiero dei Castagni, camminando tra luce e ombra, chiacchiere e silenzi, fino a raggiungere la Chiesa di San Paolo. È ora di pranzo, ci fermiamo sotto gli alberi per stendere teli da pic-nic e dividerci tra le chiacchiere e qualche pennichella.

Si riparte alla volta di Magognino, attraversiamo il borgo e iniziamo la discesa verso Stresa, la perla del Lago. L’ultima parte del percorso ci regala due tappe simboliche: il monumento Rosmini-Manzoni, che celebra l’amicizia tra due grandi pensatori dell’Ottocento, e il Parco di Villa Pallavicino, con il suo giardino storico di 18 ettari dove la fauna è libera di muoversi tra piante secolari.

Concludiamo la giornata come dovuto, con un momento dedicato alla liberazione dal nazifascismo. Siamo in un territorio che è stato teatro, durante la guerra di liberazione, di scontri violenti, ma anche di esercizio democratico, con la Repubblica Partigiana dell’Ossola.

Se la prima giornata ci aveva dato la sensazione di essere sulla strada giusta, oggi ne abbiamo avuto la conferma. E domani… si riparte!

Il Cammino del Lago Maggiore è promosso da tracciaminima aps.

Da oggi sul sito dedicato al Cammino del Lago Maggiore trovate anche la descrizione di questa tappa: https://www.camminolagomaggiore.it/tappa-orario/meina-stresa/

Pubblicato il 26 Aprile 2025
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore