Il sindaco Marchionini ricorda Sergio Aicardi
"Aveva il senso di coltivare ideali da applicare con concretezza per migliorare la società"
In queste giornate così difficili per ciascuno di noi, in piena emergenza nazionale, si rischia di dimenticare di compiere atti normali, in tempi normali, come ricordare Sergio Aicardi, che è mancato ieri.
Per chi frequenta Pallanza era normale incontrarlo passeggiare con il passo deciso del buon camminatore di montagna.
La passione per la montagna insieme alla partecipazione politica, al suo lavoro di tecnico alla Montecatini, e alla dedizione per gli affetti familiari hanno caratterizzato la sua vita.
E quando lo salutavi si apriva sul viso un sorriso gentile di una persona di cui veniva naturale fidarsi.
Sergio si è impegnato per la sua città per parecchi decenni, dagli anni sessanta fino a pochi anni fa con un’attenzione, che oggi sembra un valore antico, per le vicende amministrative e politiche. Una militanza nel Partito Socialista che si è espressa con la carica di consigliere nel 1975-1978 e poi ancora nel 1993-1995, in anni decisivi per Verbania alle prese con la crisi industriale.
Ha svolto con precisione, un tratto che gli era proprio, il ruolo di assessore nella Giunta guidata dall’amico Mino Ramoni fra il 1980 e il 1985 e si è poi occupato alla vita dei quartieri, come Presidente della circoscrizione di Pallanza.
Conosceva Verbania e aveva come gli amministratori del suo periodo, il senso di coltivare ideali da applicare con concretezza per migliorare la società.
Non amava il palcoscenico, forse per un modo discreto di porsi, ma è stato accanto con competenza a tanti amministratori di ieri e di oggi.
Era diventato un riferimento culturale per la città con gli studi di storia locale su Pallanza, come membro e Presidente del Circolo del Pallanzotto, e poi di Verbania Documenti.
Ringraziamo Sergio perché per tanti anni ha svolto un servizio per i verbanesi e ci stringiamo al dolore dei familiari.
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