Italia Viva contro Italia Nostra: sì alla pista bmx nella piana di Fondotoce
Tagliaferri “Battaglie ideologiche contro chi crede nello sviluppo turistico di questo territorio”
Italia Viva contro Italia Nostra. La sezione del Vco del partito fondato da Matteo Renzi prende posizione sulla vicenda della pista di bmx e pump track nella piana di Fondotoce, per la quale Italia Nostra ha chiesto la revoca del permesso di costruzione al Comune. Lo fa attraverso Marco Tagliaferri, coordinatore locale di Italia Viva e direttore tecnico di una squadra internazionale di MTB e collaboratore di testate del settore ciclo e outdoor. Di seguito il comunicato con le ragioni a sostegno della realizzazione del progetto, sostenute da Italia Viva Vco.
Abbiamo deciso di intervenire sulla questione per dare il nostro appoggio a chi nonostante l’incertezza del periodo, continua a credere nello sviluppo di questo territorio. Riteniamo fondamentale aiutare e sostenere chi investe in strutture che possano contribuire a migliorare l’offerta del panorama turistico locale. Pensiamo che la posizione di Italia Nostra sia errata da diversi punti di vista; il primo e più evidente è nella tempistica. In piena pandemia, con il settore turistico in ginocchio, cercare di ostacolare un progetto che prevede la realizzatone di strutture per andare in bicicletta ha dell’incredibile. È inoltre errato perché questo progetto rientra nella volontà di investire in strutture che possano contribuire a connotare l’offerta turistica nella direzione da più parti auspicata, quella di valorizzare il VCO come terra adatta alla pratica delle discipline della MTB.
Forse chi interviene contro questo progetto non conosce le dinamiche legate a queste discipline; non sa che strutture di questo tipo, se ben promosse, aprono ad un target di turisti che ad oggi non conoscono e non prendono in considerazione la nostra provincia. Chi afferma la sua contrarietà a queste opere non prende in considerazione che sarebbe la prima in Piemonte, che la BMX è disciplina olimpica e che strutture con queste caratteristiche, vengono ricercate da tutti gli atleti del settore, per poter perfezionare la propria preparazione, siano essi bmxer o atleti praticanti le discipline della MTB. Certo, è necessario che alle opere fisiche si unisca anche una pianificazione strategica, ma il primo passo è stato fatto, questo è già un successo.
Non prendono in considerazione nemmeno l’opportunità che questa struttura potrebbe dare anche ai bambini del territorio, permettendogli di imparare ad andare in bici divertendosi e in totale sicurezza. Noi abbiamo bisogno di investitori che credano nel potenziale che i laghi e i monti possono avere, dobbiamo creare un’offerta turistica ampia che ci aiuti ad uscire di slancio da questa crisi che ha colpito duro nella nostra Provincia.
Per poterlo fare occorre coraggio, lungimiranza e coesione. Non servono i signor no, che dalle loro comode poltrone pretendono di bloccare tutto in nome di un ecologismo di facciata, non certo mosso dal reale amore per questa terra di confine. Abbiamo intere montagne abbandonate, boschi che soffocano e muoiono, letti di fiumi da ripulire e un patrimonio sentieristico a cui dare nuova vita, si preoccupino di salvare quelle realtà, invece di fare battaglie ideologiche contro chi, ancora oggi, crede nello sviluppo di questa perla dell’alto Piemonte.
Italia Viva Vco
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