Bonus Covid per le professioni sanitarie, Nursind lancia l’hashtag #nonmenodimille
In vista della trattativa di giovedì 30 aprile. Coppolella: "Un premio può essere considerato accettabile solo se non è inferiore alle 1.000 euro"
Giovedì 30 aprile la Regione Piemonte ha convocato i sindacati tra cui il Nursind, con all’ordine del giorno la discussione in merito alle risorse per l’incremento dei fondi contrattuali previsti dal D.L. n. 18 del 17/03/2020 e la valutazione per eventuali altre risorse economiche regionali da destinare al personale del SSR per riconoscere il lavoro dello stesso.
I fondi previsti dal D.L. sono 18 milioni di euro e sono destinati al personale sanitario per la remunerazione dello straordinario. Gli ulteriori fondi messi a disposizione dalla Regione Piemonte, stante alle dichiarazioni del Presidente della Giunta Regionale Alberto Cirio, dovrebbero essere circa 37 milioni di euro, per un totale di 55 milioni di euro tra comparto e dirigenza.
“A tale proposito, il NurSind ritiene innazitutto sacrosanto remunerare le ore straordinarie legate all’emergenza, ritiene altrettanto sacrosanto prevedere il pagamento dell’indennità di malattie infettive previste dal contratto nazionale per tutti coloro che hanno operato in ambito a rischio. Infine, ritiene sia giusto che le risorse disponibili dovranno tener conto prioritariamente e in maniera prevalente dell’apporto individuale derivante dalla presa in carico del paziente, dalla continuità assistenziale, e dall’ assistenza diretta del personale infermieristico ed oss”.
“Nessun premio – continua Francesco Coppolella del Nursind – potrà cancellare il sacrificio e le cicatrici che ci porteremo dietro ma se la regione piemonte vorrà riconoscere quanto dichiarato, un bonus può essere considerato accettabile solo se non è inferiore alle 1.000 euro. Per quanto ci riguarda chiederemo risorse sufficienti a soddisfare i requisiti descritti nella speranza che dalle parole si passi ai fatti. Per questo motivo NurSind Piemonte lancia l’hashtag #nonmenodimille”.
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