Più attenzione alla montagna, troppo elogiata a parole ma non nei fatti. Amministratori critici con chi non si accorge dei problemi di chi vive in montagna. Lo ribadiscono i sindaci anzaschini presenti all’incontro sul lupo a Bannio Anzino, sabato scorso.

‘’Le Terre alte non sono mai riuscite ad avere il ruolo che a loro compete. Non è possibile da noi proteggere le greggi con i recinti, siamo in montagna. E per di più siamo pieni di Zps che lo impediscono: è così difficile da capire?’’ dice Claudio Sonzogni, sindaco di Vanzone con San Carlo.

Duro anche Stefano Corsi, sindaco di Macugnaga: ‘’Tra i miei coscritti sono il solo rimasto a vivere a Macugnaga: ci sarà un perché se i miei coetanei se ne sono andati in città!’’ dice. ‘’Abbiamo troppi vincoli, lo denunciamo da sempre – aggiunge Corsi – Da 3 anni lavoro per cambiare un impianto sciistico a Macugnaga, con soldi già disponibili. Non ci riesco pur andando spesso a Torino in Regione. Dove mi confronto anche con dirigenti che neppur sanno dov’è Macugnaga’’.

Sul pericolo lupo Corsi è chiaro: ‘’Arrivano in paese ormai. Hanno visto una lupa con due piccoli a Pestarena. Troviamo tracce sulla neve e un mese fa ne è stato visto uno davanti alla chiesa. Tutti avvistamenti importanti, ma che creano timore tra i turisti’’.

Davide Titoli, consigliere comunale di Bannio Anzino aggiunge: ‘’I soldi per risarcire gli allevatori non vengono usati perché si fa passare il concetto che il problema lupo non c’è. Ma a chi li chiede neppure arrivano. E’ così che si perde fiducia nelle istituzioni’’.