Vco, Lincio: “Rendere disponibili i dati sui lupi ai sindaci”
“Doveroso esaudire le richieste di primi cittadini, competenti in merito alle misure di ordine pubblico, di disporre dei risultati delle attività di monitoraggio e dei relativi dati”
Lettera del presidente della Provincia Arturo Lincio in merito alla problematiche legate alla presenza dei lupi sul territorio. È stata inviata il 3 maggio al Presidente della Regione, agli assessori regionali competenti ed al Prefetto del Vco. Di seguito la missiva.
In riferimento alla presenza, ormai da tempo accertata, di esemplari di Lupo sul territorio della Provincia del VCO, mi trovo spesso a confrontarmi sulla problematica gestionale della specie con i colleghi Sindaci dei Comuni Montani e dei fondovalle, pressati dalle richieste, da parte di cittadini e turisti, riguardo questa specie di predatore selvatico.
I Sindaci lamentano soprattutto la mancanza di disponibilità dei dati relativi alla presenza, alla consistenza numerica e alla distribuzione del Lupo, la cui corretta divulgazione faciliterebbe invece ogni politica di gestione della specie.
Infatti, nonostante da anni vengano finanziati, con soldi pubblici, progetti nazionali ed internazionali di conservazione e monitoraggio della specie (vedi LIFE WolfsAlps), i dati raccolti in Piemonte non risultano accessibili agli enti pubblici quali i Comuni.
Bisogna anche evidenziare che il Piemonte, a differenza della Lombardia e di altre Regioni, demanda ai Parchi in toto la gestione del “pacchetto Lupo”, quali i finanziamenti europei, l’organizzazione dell’attività di monitoraggio e la raccolta dati sulle presenze, distribuzione e impatto sulle attività antropiche della specie.
Questa situazione, in particolare l’impossibilità dei Sindaci di disporre dei dati sulle presenze di Lupo sui propri territori, scaturita dalla tecnica del silenzio, non solo motiva sospetti ma genera panico: la conoscenza è essenziale per la sicurezza oltre ad essere uno degli elementi previsti del monitoraggio dello stesso programma europeo Life Wolfalps.
La risibile motivazione della riservatezza dei dati “per motivi di bracconaggio” con la quale si volesse giustificare il diniego ai Sindaci sarebbe, oltreché offensiva, contro legge.
Si sommano numerose segnalazioni di agricoltori, allevatori di pecore e capre, riguardo la dissuasione ad effettuare le segnalazioni per il pagamento dei danni, conseguenti alle predazioni, con la motivazione della complessità della pratica. Ciò fa ritenere i dati ulteriormente inattendibili perché non fatti pervenire.
Visto che la necessità di evitare la degenerazione della situazione non consente di esimersi dall’adozione di tutte le precauzioni preventive necessarie, si ritiene giusto e doveroso esaudire le richieste dei Sindaci, competenti in merito alle misure di ordine pubblico, di disporre dei risultati delle attività di monitoraggio e dei relativi dati.
Con spirito di collaborazione la Provincia offre la propria disponibilità di informare ogni Sindaco, con apposita comunicazione riservata, dei dati relativi ad ogni specifico Comune. Pertanto, così come attuato da altre Regioni, si chiede che con apposita Delibera Regionale sia istituita l’obbligatorietà degli organi competenti della Regione stessa (ASL, Enti Parco, ecc.) di segnalazione, secondo una opportuna tempistica, dei dati in oggetto a Province e Città Metropolitana.
Visto che le problematiche in oggetto riguardano prioritariamente le attività agricole di tutto l’ambito montano piemontese, si chiede che, per competenza, la gestione della specie lupo venga affidata all’Assessorato all’Agricoltura al quale spettano le formalità relative agli indennizzi.
Il Presidente della Provincia
Arturo Lincio
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