Il discorso del presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, in occasione della commemorazione dei Martiri di Fondotoce

“Ringrazio tutti coloro che sono qui, ringrazio voi di avermi invitato qui. Lo considero un grande onore per la Regione, l’istituzione che io rappresento, e personale. Io sono di Alba, ho studiato nel liceo di Pietro Chiodi e Beppe Fenoglio. Sono particolarmente Felice di uscire da Torino, dalla mia provincia, per il primo impegno ufficiale proprio qui dove dei giovani sono morti per la nostra libertà”. “Il loro martirio ci serva da esempio – questo un passaggio del suo discorso – dobbiamo ritrovare la stessa unità d’intenti che li ha mossi nell’opporsi al nazi fascismo”. Il dramma della pandemia, dal quale stiamo faticosamente uscendo, ha tracciato un parallelo Cirio, “ci può aiutare a recuperare quella memoria che stiamo perdendo. Siamo stati privati, di colpo della libertà, Abbiamo combattuto un nemico che, a differenza del loro, non si vedeva ma come il loro uccideva”. Per questo, ha concluso, “dobbiamo recuperare la memoria, con l’aiuto dei partigiani e dei testimoni del tempo rimasti e trametterlo alle nuove generazioni. Per questo, stamattina, ho voluto essere qui con i miei figli. E voglio prendermi un impegno chiedendo lo stesso a voi. Quello di tornare l’anno prossimo, ciascuno con un bambino in modo di trasmettere la memoria di ciò che è stato alle nuove generazioni”.