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Verbania, l’amministrazione vuole rilanciare i consigli di quartiere

Scalfi: “Approfittiamo della proroga imposta dalla pandemia per studiare i necessari aggiustamenti nel regolamento”

Consigli di quartiere in crisi di partecipazione. È difficile trovare 13 disposti a candidarsi, il numero necessario per coprire i posti a disposizione. Ed ancor più difficile mantenere questi organismi al completo per i 5 anni di mandato. Una difficoltà incontrata da tutti i consigli in scadenza con dimissioni a ripetizione che, nel caso limite di Intra, ha ridotto il consiglio a 3 i componenti.

Tuttavia, in vista delle elezioni per il loro rinnovo, l’Amministrazione comunale intende rilanciarli. “Approfittiamo della proroga imposta dalla pandemia per studiare i necessari aggiustamenti nel regolamento”, spiega l’assessore competente Nicolò Scalfi in apertura di conferenza stampa con 4 dei 5 presidenti uscenti. “Nelle sedute dei consigli di quartiere -continua l’assessore- non ho mai ricevuto applausi. Ma critiche su situazioni che non vanno. Segnalazioni che mi sono state molto utili per intervenire tempestivamente in situazioni critiche”.

Rilanciare i consigli di quartiere ma come? “Innanzitutto ripristinando l’elezione del presidente da parte del consiglio non assegnando l’incarico al più votato, una soluzione che si è rivelata inefficace”, suggerisce Ennio Calegari (Pallanza Sant’Anna). “Poi -aggiunge- è vero che rispetto agli anni ’70-80, quando sono partiti i primi comitati di quartiere poi diventati circoscrizioni, la voglia di partecipazione è diminuita. Però se si tornasse a sentirci prima che i progetti vengano adottati, come accadeva con le circoscrizioni, i consiglieri si sentirebbero più motivati”.

“Occorre trovare una modalità -propone Laura Ghidini (Verbania ovest)- per surrogare i consiglieri che se ne vanno con persone non elette ma disposte a darsi da fare. È già difficile trovare i 13 candidati per fare la lista, 5 anni sono troppi, non tutti resistono”.

“Senza il consiglio di Verbania nord -conclude Alfredo Urbino– certi lavori non si sarebbero fatti o si sarebbero fatti con molto ritardo. Mi riferisco a Unchio dove il nostro intervento è stato decisivo per la riqualificazione del parco giochi di Unchio e i posteggi antistanti il cimitero della frazione”.

Pubblicato il 23 Luglio 2020
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